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Camping “Le Ginestre”, seconda diffida delle opposizioni

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«I sottoscritti Consiglieri comunali chiedono che questa Amministrazione proceda alla formalizzazione della risoluzione del contratto intercorrente tra il Comune di Siniscola e la Coop. Sanafer S.r.l. entro e non oltre 5 giorni dal ricevimento della presente, con restituzione del bene (in campeggio “le Ginestre, Ndr) al patrimonio del Comune, affinché lo stesso sia messo a bando per la prossima stagione estiva».

Con questa prima diffida ad adempiere, risalente al 29 dicembre dell'anno appena trascorso, i rappresentanti delle opposizioni Antonio Satta, Nino Fronteddu, Gianluigi Farris e Angioletto Fadda intendevano dare seguito ad alcune misure previste dall'atto di transazione tra le due parti citate, firmato in data 4 febbraio 2013 dopo l'approvazione dello schema tramite Delibera di Giunta del 28 gennaio dello stesso anno.

Un atto che per i consiglieri delle minoranze «aveva messo una pietra sopra una vertenza lunga più di vent’anni», che dava all'assegnatario la possibilità di gestione gratuita della struttura ricettiva (ubicata nel lungomare tra Santa Lucia e S’ena e sa Chitta) fino al 30 ottobre 2020, ma che, in riferimento agli «obblighi di cui all'art. 4», non sarebbe stato rispettato. In cosa consistevano questi obblighi? «L’accordo - si legge nel comunicato che ha accompagnato la diffida - prevedeva investimenti da parte della società assegnataria di oltre 570 mila euro in due anni, dei quali 450 mila entro la data del 4 febbraio 2014».

«La Sanafer - hanno sottolineato Satta, Fronteddu, Farris e Fadda - per sua stessa ammissione il 13 gennaio 2014 protocollava una nota con la quale di fatto ammetteva la mancata realizzazione dei lavori come da contratto ad appena dieci giorni dalla scadenza del termine».

Ma l'intervento delle opposizioni, che in tema di lavoro nel settore della ricezione turistica avevano già manifestato la propria opinione in consiglio in merito ai punti spiaggia, non ha portato alla risoluzione del contratto auspicata. Solo una risposta, datata 17 gennaio, in relazione alle verifiche portate avanti dall'ufficio competente «a fronte dell'approssimarsi del termine ultimo per il completamento degli interventi». Ma dato che tale risposta dell'Amministrazione individuava nel «termine ultimo» la data quella del 4 febbraio 2015, gli stessi firmatari della diffida del 29 dicembre ne hanno presentato una nuova lunedì 26 in quanto «il tempo è scaduto abbondantemente».

Satta, Fronteddu, Farris e Fadda hanno rimarcato «che la data ultima del primo ciclo di lavori, ai sensi dell’art. 4, comma 4A, punti 4a1, 4a2, 4a3, era il 4 febbraio 2014 con l’obbligo da parte dell’Amministrazione comunale di “risoluzione automatica di diritto del rapporto di concessione, in caso di mancato tempestivo adempimento e per il solo improficuo decorso del termine”».

A chiusura della diffida l'invito rivolto all'Amministrazione «affinché vigili che attualmente non sia eseguito alcun intervento e/o lavori di alcun tipo da parte della Coop. Sanafer all’interno del campeggio Le Ginestre, stante la “risoluzione automatica di diritto del rapporto di concessione” da formalizzarsi per mezzo dall’Amministrazione comunale la quale, peraltro, è stata già diffidata in tal senso con la nota prot. n. 25498 del 29 dicembre 2014. Se entro 3 gg. dal ricevimento della presente l’Amministrazione non si attiverà in tal senso – ovvero bloccando qualsiasi eventuale intervento e/o lavoro di alcun tipo da parte della Coop. Sanafer all’interno del campeggio Le Ginestre e, altresì, formalizzando la risoluzione dle contratto di cui in oggetto – i sottoscritti investiranno del caso le magistrature competenti, per appurare l’eventuale danno erariale e eventuali condotte illegittime e/o illecite».

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