Partecipa a SiniscolaNotizie.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Ufficio Giudice di Pace, Celentano: «sul suo mantenimento l’amministrazione ha operato già nell’anno 2014 in coerenza con la normativa»

Condividi su:

«Sul mantenimento dell’Ufficio del giudice di pace l’amministrazione ha operato già nell’anno 2014 in coerenza con la normativa». È quanto sostiene il Sindaco Rocco Celentano in risposta alle dichiarazioni del gruppo di minoranza consiliare Zente Nova.
«A codesto ufficio - afferma il primo cittadino - furono assegnati n. 2 dipendenti che pur avendo iniziato la formazione, improvvisamente rinunciarono. Ciò  comportò il mancato avvio delle attività».
Nelle parole del Sindaco, «l'amministrazione sollecitò prontamente il Ministero e i componenti della Commissione Giustizia per la presentazione di un emendamento che rendesse la possibilità di  riaprire i termini per il ripristino dell’ufficio del GDP  a quei comuni come Siniscola,  e che per le decisioni assunte dal personale non poterono continuare le attività».
Segue un passaggio sul decreto Milleproroghe: «attualmente, i termini della procedura che consente agli Enti locali, anche consorziati, di chiedere al ministero della Giustizia il ripristino dell'ufficio del giudice di pace soppresso, con piena disponibilità a sostenerne i costi, sono stati riaperti fino al 30 luglio 2015 dal decreto legge 192/2014 (Milleproroghe). Il  decreto legge 192/2014, convertito in legge n. 11/2015, riconosce agli Enti locali la possibilità di chiedere il  ripristino delle sedi soppresse, subordinatamente al ricorrere di alcuni presupposti: la garanzia di coprire interamente le spese di funzionamento e di erogazione del servizio, compreso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli stessi Enti».
Celentano afferma che «il Comune di Siniscola sta seguendo tutti gli adempimenti consentiti dal Decreto Milleproroghe per confermare l’istanza di mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Siniscola, secondo quanto già stabilito nelle deliberazioni già adottate in merito e di concerto con Comuni interessati».
Infine, dito puntato contro Antonio Satta di Zente Nova: «continua a fare o a dire cose ovvie e scontate, dimenticando il lavoro di coinvolgimento dei comuni interessati, da parte della Giunta Comunale,  per pervenire alla dichiarazione di volontà dei sindaci per il mantenimento dell’importante presidio locale della Giustizia. Le affermazioni di Satta, sul fatto che il comune si  sia “lasciato sfuggire il Gdp” o che “non si renda conto” dell’importanza di tale ufficio, hanno sempre e solamente lo scopo di  attaccare e aggredire in modo ingiustificato l’Amministrazione, con affermazioni pretestuose, che non vanno nella direzione di risolvere i problemi della cittadinanza ma di cercare esclusivamente consensi fine a se stessi».

Condividi su:

Seguici su Facebook