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Disagi Arst, ieri l'incontro tra studenti, genitori e amministratori. Farris: «Ci stiamo muovendo per sbloccare la situazione»

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Di fronte a una delegazione della Giunta comunale, i genitori degli studenti e gli stessi ragazzi pendolari hanno potuto illustrare i disagi subiti in relazione al servizio offerto dall'Arst. Introdotta dal sindaco Farris (impossibilitato a partecipare il primo cittadino di Posada Roberto Tola), Monica Cretì, mamma di una studentessa, ha fatto un excursus storico elencando una serie di inconvenienti riportati sulla stampa locale dal 2012 fino ad oggi.

«Il problema – ha asserito durante la sua relazione – non si presenta soltanto al ritorno, quando alcuni ragazzi sono costretti a prendere il mezzo un'ora dopo a causa del sovraccarico sulla corsa delle 13.30. Le complicazioni ci sono anche all'andata: se un ragazzo sale sull'autobus dalla fermata del cimitero, il posto lo trova; prendendolo da Sant'Efisio rischia di rimanere in piedi».

Parrebbe che i disagi non coinvolgano soltanto gli studenti. «A bordo – ha proseguito Cretì – ci sono anche persone che vanno a fare cicli di dialisi, ci sono pazienti affetti da problemi oncologici. Non è possibile che a fronte della spesa sostenuta non vi sia un servizio a misura di pendolare».

Tra i presenti, alcuni genitori hanno citato l'aumento degli abbonamenti: «Quest'anno spendiamo 101 euro al mese e la cifra non tiene conto dell'indicatore Isee, tutti paghiamo allo stesso modo». E se il biglietto è fatto a bordo scatta il sovrapprezzo: «Abbiamo chiesto all'Arst di mettere le macchinette automatiche affinché i ragazzi non siano costretti a spendere di più. I biglietti non si trovano dappertutto».

La richiesta avanzata all'amministrazione è stata quella di «esercitare una pressione nei confronti dell'Arst affinché venga fornito un servizio consono alle necessità dei ragazzi e di tutti i pendolari». Tra le alternative «la richiesta di un preventivo a un'altra compagnia». Ma tale opzione non ha convinto gli amministratori. Se l'assessore Paola Fadda ha fornito la cifra proposta da una ditta privata (più alta rispetto all'abbonamento citato), Angela Bulla ha manifestato la volontà di interloquire innanzitutto con l'azienda regionale in quanto «è un servizio di trasporto pubblico».

«Già da domani (oggi, Ndr) ci muoveremo per sbloccare la situazione», ha concluso Farris.

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