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L'Anpi siniscolese dopo il video da Predappio: «Noi non abbiamo dimenticato»

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Un «noi no» all'apertura. E poi una serie di fatti e situazioni che l'Anpi siniscolese, nel suo comunicato, dichiara di non aver dimenticato, contribuendo così al dibattito scaturito a seguito del saluto romano eseguito da un ex balilla a Predappio, ripreso e pubblicato in rete dall'assessora della Cultura. «Noi – si legge – non abbiamo dimenticato Romualdo Tosi, partigiano nato e cresciuto a Siniscola, e ucciso sull’appennino ligure durante una rappresaglia nazifascista. Noi no, noi non abbiamo dimenticato i martiri sardi che furono perseguitati e vittime della barbarie fascista, da Gramsci a Lussu a centinaia di altri che furono torturati, confinati o uccisi perché difendevano ideali di giustizia e libertà. Noi no. Noi non abbiamo dimenticato i soprusi e le vessazioni subite da Mariangela Maccioni, che fu allontanata dall’insegnamento per volontà di Carmelo Cottone, gerarca fascista, emulo e amico di Giuseppe Bottai. Noi no. Noi non abbiamo dimenticato che, ancora, una scuola elementare di Siniscola è intitolata a Carmelo Cottone».

In riferimento alle vicende che da qualche giorno condiziona la dialettica politica locale, la sezione locale dell'Anpi ha dichiarato di non voler «entrare in polemiche di carattere politico»: «Non ci sembra ci competa, ma vorremmo comunque invitare questi amministratori comunali di Siniscola, a cui evidentemente difetta sia il senso critico che un’approfondita conoscenza delle vicende storiche italiane, ante e post guerra, ad avere un atteggiamento più coerente col loro incarico o, in difetto, a tornare sui banchi di scuola e non su quelli dell’amministrazione comunale».

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