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Dibattito tributi, la maggioranza: «Contratto con C&C firmato da Celentano, noi obbligati a nominare l'Ufficiale di riscossione»

«La minoranza non costruisca castelli accusatori nei confronti dei dipendenti comunali»

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Prosegue il dibattito sui tributi comunali a seguito della determinazione 32 del 7 febbraio. In risposta a Zente Nova – UpS (accusata di distorcere «tendenzialmente e faziosamente la verità, pur conoscendola perfettamente»), la maggioranza ha sottolineato che «l’attuale amministrazione comunale non ha dato nessun incarico alla società C&C per l’accertamento dei tributi» e che la sigla del contratto («che questa amministrazione non avrebbe mai siglato») risale alla precedente legislatura.

Ventilate «altre possibilità per la gestione dei tributi e non certamente quello di prorogare il servizio», ma ribadita, da parte di Orgoglio Siniscola, l'obbligatorietà della scelta effettuata: «sollecitati dalla stessa società C & C con lettera scritta, questa amministrazione ha dovuto obbligatoriamente, suo malgrado, nominare l’Ufficiale di riscossione indicato dalla società stessa, come previsto dalla legge».

Annunciate l'«applicazione del baratto amministrativo» e l'«intenzione di prestare molta attenzione alla problematica in particolare per quanto riguarda l’appalto concesso alla società che opera e gestisce il settore della raccolta differenziata dei rifiuti».

Quanto al Bilancio «stiamo cercando di porre rimedio per renderlo più fedele alla realtà economico-finanziaria del Comune. È da pochi giorni che sono arrivati dei rilievi, da parte della Corte dei Conti, su tutta una serie di gravi irregolarità del bilancio 2014 e, probabilmente, arriveranno anche per quello dell’anno 2015».

A conclusione della nota l'invito ai consiglieri comunali di minoranza di «non costruire castelli accusatori nei confronti dei dipendenti comunali, basati su una pessima e approssimata conoscenza dei fatti e degli atti amministrativi, oltre che delle normative vigenti, ai quali possono avere liberamente accesso, per verificarli correttamente nella forma e nella sostanza».

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