Tra le varie iniziative poste nel calendario dell’Estate siniscolese vi è anche il “Palio degli asinelli”, giunto alla sua quarta edizione, organizzato dalla Polisportiva Montalbo. La società calcistica, non contenta delle modalità di ripartizione dei fondi comunali, ha manifestato il proprio disappunto.

«Tramite il presidente - si legge nella nota - abbiamo discusso con l’assessore della Cultura sulla possibilità di avere un piccolo contributo per l’organizzazione del Palio, diventato ormai appuntamento fisso per turisti ed appassionati. Di tutta risposta l’assessore dice di non avere a disposizione fondi da poter impegnare. Fin qui tutto bene, se non fosse che alla pubblicazione degli impegni di spesa ci si accorge che i soldi sono stati spesi in modo alquanto curioso. Ad esempio, si nota che per le selezioni di Miss Italia si spendono più di 5mila euro e per altre due società che organizzano eventi si spendono 15000 euro, ma colmo dei colmi si spendono 1000 euro (500 e 500) per finanziare due sagre del pesce. Una luglio e una ad agosto. Siamo sconcertati delle scelte dell’assessore che invece di finanziare eventi esclusivi preferisce sperperare denaro con eventi ripetitivi o inglobando tutte le finanze in poche pochissime mani, andando contro a chi da una vita dedica forze, tempo e denaro per la crescita dei ragazzi e per portare il nome di Siniscola in giro per la Sardegna».

Queste le conclusioni riportate nel documento: «la società Montalbo, che svolge le sue attività nel panorama calcistico regionale coprendo varie categorie di settore giovanile e che milita con la sua prima squadra nel campionato di prima categoria, riesce a svolgere le sue attività grazie ai contributi dei genitori e di vari sponsor locali e non, dalle quote dirigenziali e grazie ai contributi regionali messi a disposizione dei comuni. Quindi senza percepire alcun aiuto dal comune di Siniscola a differenza di altri comuni sardi che invece mettono in bilancio aiuti alle società sportive. Da ormai 4 anni la società si adopera per svolgere eventi extracalcistici per sopperire alle svariate spese che comporta iscrivere e tenere in piedi una società calcistica».