Futuro incerto per il Distretto sanitario di Siniscola a seguito della predisposizione del nuovo atto dell’Ats, l’azienda che ha incorporato le precedenti Asl. Stando all’attuale bozza, che comunque va approvata dalla Giunta regionale, si prevede la soppressione del presidio baroniese e il conseguente accorpamento con Nuoro.
Immediata la protesta dei sindaci dei Comuni del Distretto (Galtellì, Irgoli, Loculi, Lodè, Onifai, Orosei, Posada, Siniscola, Torpè). «L’atto – si legge in una nota – è in completa antitesi con la ratio della normativa stravolgendone il giusto principio di avvicinamento dei servizi ai reali bisogni dei cittadini e come in questo caso, soprattutto di quelli più deboli».
Tra gli attori politici dell’alta Baronia, il gruppo consiliare Posada protagonista (qui il comunicato) ha parlato di «ennesimo schiaffo al nostro territorio, già penalizzato da altri tagli indiscriminati, che riguardano, oltre la sanità , le scuole, gli apparati degli uffici pubblici, l’industria, senza dimenticare il dramma che attraversa il mondo delle campagne». «Ci risulta - proseguono Murgia, Fresu e Costaggiu - che l’attuale Distretto è privo della figura del presidente della Conferenza dei Sindaci».
Nella serata di ieri l’annuncio, su Facebook, del consigliere regionale Pd Roberto Deriu: «Scongiurata la chiusura del distretto sanitario di Siniscola. Ringrazio l'assessore Luigi Arru che è stato tempestivo, dopo essere stato tempestato da me stamattina all'alba. Al tramonto mi ha potuto dare la notizia della decisione (diversa) della Giunta».
L'«esigenza di delineare l’articolazione dei distretti» era stata annunciata attraverso la delibera della Giunta regionale 29/1 (approvata il 16 giugno) contenente gli indirizzi per l'adozione dell'atto aziendale Ats.