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“Tepilora patrimonio accessibile a tutti”, siglato protocollo di intesa. 15 milioni tra fondi nazionali ed europei

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Firmato ieri a Bitti il protocollo di intesa del progetto di sviluppo dell’area di rilevanza strategica intitolato “Tepilora patrimonio accessibile a tutti” del valore complessivo di circa 15 milioni di euro tra fondi nazionali ed europei.

Il documento è stato siglato in occasione del Tavolo di partenariato istituzionale e socioeconomico convocato dal vicepresidente della Regione Raffaele Paci. All’incontro hanno partecipato anche gli assessori regionali della Difesa dell'Ambiente e degli Affari regionali il sindaco di Bitti, il presidente dell'Unione Comuni del Montalbo, gli amministratori locali dei Comuni coinvolti, i funzionari del Centro regionale di programmazione, i rappresentanti della Camera di Commercio di Nuoro, dell'Agenzia Forestas e dei sindacati.

«Siamo convinti che attorno al Parco si possa creare sviluppo e, infine, la programmazione del Piano di rilancio del Nuorese – ha dichiarato Paci –. Qua non ci sono promesse ma certezze e regole chiare. Abbiamo avuto un confronto importante con le comunità, che hanno fatto moltissimo con il Parco, e ora occorre spendere le risorse per non dover vedere restituite le cifre ottenute. Andiamo avanti con i progetti e troveremo risposte anche per chi oggi non ha ricevuto un finanziamento: saranno interventi che troveranno priorità nella prossima rimodulazione. Quindi continuiamo a lavorare insieme per creare sviluppo e occupazione in tutta l'area».

Secondo l’assessora Donatella Spano (Ambiente), «gli interventi strategici, dal centro di accoglienza per gli scout alla sentieristica, insieme all'azione dei Centri di educazione ambientale, rappresentano punti di congiunzione di territori molto più ampi che possiamo mettere in connessione con altre aree e dare una grande possibilità lavorativa ai giovani. Gli studi confermano che la valorizzazione legata alla tutela di aree protette produce filiere. E qui abbiamo la possibilità di promuovere educazione ambientale, costruire filiere culturali, agricole, forestali e di turismo sostenibile, attirando i turisti delle coste anche verso l'interno».

Filippo Spanu (Affari regionali) ha affermato che «in queste aree sarebbe stato più difficile arrivare a risultati così importanti in assenza di un driver come Tepilora».

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