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Ingressi urbani, quattro strutture in legno suscitano la curiosità dei cittadini

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«Ite nd’est?». Tra i cittadini transitanti in uno dei quattro ingressi di Siniscola e tra gli utenti dei social network, questa è stata la domanda più frequente delle ultime ore. Il riferimento è alle quattro strutture architettoniche in legno posizionate rispettivamente nella rotonda di via Matteotti, in via Olbia, nello svincolo tra Lupareddu e la 125 per Santa Lucia, a Sant’Efisio nei pressi del poliambulatorio.

Alla curiosa domanda non sono mancate le risposte ironiche richiamanti nuove torri difensive, nuraghi moderni, cassette per frutta e verdura, civiltà precolombiane, patiboli. Qualcuno ha anche battezzato le opere con il sostantivo indefinito “su nichele”, il “coso” in sardo.

«Sono opere che hanno origine con la vecchia amministrazione – ha dichiarato l’assessore dei Lavori pubblici Marco Fadda – e che noi stiamo portando a termine. I totem rientrano nella progettazione dei lavori relativi ai quattro ingressi di Siniscola e in essi saranno apposti dei pannelli informativi inerenti al territorio».

«Sì, si tratta di un nostro vecchio progetto sulla riqualificazione degli ingressi – ha aggiunto l’ex vicesindaco Lucio Carta – e queste torri fanno parte del concorso di idee vinto dall’architetto Mura. Per tale progettazione complessiva, comprendente anche la rotonda di via Matteotti, era stato acceso un mutuo di 400mila euro».

Tale elaborazione, si legge nella scheda degli autori Laura Mura e Matteo Pittau, ha vinto il primo premio nel «Concorso di idee finalizzato alla regolamentazione, alla messa in sicurezza ed alla riqualificazione degli ingressi al centro abitato di Siniscola lungo le quattro direttrici principali con ipotesi tecnico strutturali che uniscano a qualità architettoniche ed espressive, soluzioni progettuali con caratteristiche “non tradizionali”, coniugando innovazione e tradizione».

 

 

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