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Truffe criptovalute, attenzione alla trappola del sistema Bitcoin Code

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Sul mercato delle criptovalute, da oltre un mese a questa parte, il Bitcoin sembra aver perso l'appeal di un tempo. La conferma in merito arriva dalle quotazioni che al momento faticano a rimanere al di sopra della soglia dei 10 mila contro il dollaro americano quando invece, nel mese di dicembre del 2017, la quota dei 20 mila contro il biglietto verde sembrava ormai ad un passo.

In ogni caso il Bitcoin non solo rimane la criptovaluta più capitalizzata rispetto alle altre monete virtuali più importanti come Ethereum, Ripple e Bitcoin Cash, ma è anche quella che purtroppo attrae maggiormente i malintenzionati che vogliono mettere a segno truffe finanziarie come quella legata al Bitcoin Code.

Bitcoin Code, il sistema fake che non mantiene le promesse

Nel dettaglio, il Bitcoin Code viene pubblicizzato in Rete in maniera ingannevole e truffaldina come un sistema automatico che permetterebbe di fare trading online sulla criptovaluta, e di ottenere non solo guadagni sicuri, ma anche per decine di migliaia di euro al giorno. Si tratta chiaramente, in tutto e per tutto, di una bufala promossa in lingua inglese dal sedicente Steve McKay che sarebbe il CEO, ovverosia l'amministratore delegato della società che in esclusiva propone il metodo rivoluzionario che permetterebbe agli investitori di vivere di trading ed in breve tempo di vivere anche nel lusso grazie ai lauti guadagni.

Dietro a questo sistema, tra l'altro, c'è anche un'azione truffaldina di brokeraggio in quanto viene chiesto per iniziare ad operare di effettuare dei versamenti su presunti conti di trading per i quali nessuna autorità preposta al mondo ha mai dato l'autorizzazione. Come diretta conseguenza, stando anche alle recensioni pessime che sono presenti sul web, chi ha aderito al Bitcoin Code versando denaro non è poi mai più riuscito a rientrare dei soldi depositati.

Da Steve McKay a Stefano Savarese, l'ideatore del sistema cambia in base alla lingua!

La conferma sul fatto che Bitcoin Code sia una truffa bella e buona emerge anche dal sedicente ideatore del sistema di trading vincente sulle criptovalute. Sui blog civetta in lingua inglese, infatti, il CEO della presunta società proprietaria del sistema di trading, come sopra accennato, sarebbe Steve McKay, ma poi nei siti ingannevoli in lingua italiana l'amministratore cambia nome in 'Stefano Savarese'.

Stefano Savarese, sui siti Internet truffaldini che pubblicizzano il Bitcoin Code, ma spesso anche via posta elettronica, accedendo alla casella dello spam, afferma di essere uno sviluppatore di software, di lavorare per una grande azienda, e di aver messo a punto il sistema per negoziare il Bitcoin e per generare profitti con regolarità e per alcuni milioni di dollari nell'arco di soli sei mesi. Se così fosse pure gli operatori ben pagati delle grandi banche d'affari si dimetterebbero in tronco e si metterebbero in proprio a fare trading, ma chiaramente la truffa è così evidente che ormai nessuno ci casca. E questo anche perché la Rete è ormai piena di recensioni dal titolo 'Attenzione: Bitcoin Code è una truffa !!!'.

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