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Nuoro capitale della cultura 2020, Gian Luigi Farris scrive ad Andrea Soddu: «Rinnovo tutto il mio sostegno»

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«Nell'apprendere che Nuoro è stata inserita tra le dieci città che si contenderanno il titolo, anche a nome della comunità siniscolese che rappresento, rinnovo tutto il mio sostegno perché crediamo davvero che il nostro capoluogo meriti il titolo di Capitale italiana della Cultura per il 2020». È quanto contenuto in una lettera inviata dal sindaco Farris al primo cittadino nuorese, Andrea Soddu.

Nel mese di settembre, unitamente all’approvazione di una scheda inerente alle «peculiarità identitarie del patrimonio culturale, creativo e paesaggistico del territorio siniscolese», la Giunta Farris aveva già deliberato il proprio sostegno alla candidatura del capoluogo di provincia .

L’amministrazione siniscolese, anche a seguito del forum del 26 giugno realizzato «con l’attiva partecipazione della Camera di Commercio, del Distretto Culturale del Nuorese, della Provincia, della Confindustria e di numerosi Comuni del territorio», aveva individuato una serie di «punti di forza».

Elencati, sul fronte culturale, una serie di nuraghi e di villaggi con annessi i luoghi di sepoltura e di culto, i villaggi altomedievali, le chiese urbane e quelle rurali, il Premio nazionale di letteratura dell’infanzia ideato dal maestro Albino Bernardini, la Casa museo Luigi Oggiano, le feste legate ai santi e la ricorrenza del Peti cocone, il carnevale e la maschera dei Tintinnatos, le attività della biblioteca “Grazia Deledda”, l’associazionismo, l’artigianato e la musica dal canto a tenore alle sonorità più moderne. Siniscola, si legge nella scheda, «è considerata la “capitale rock” della Sardegna»: citati a tal proposito i Kenze Neke, gli Askra, i Keret Korria, i Ruja Karrera, i Kna e gli Tzoku.

Indicati tra gli attrattori naturali i siti di interesse comunitario del Monte Albo e di Bèrchida-Bidderosa e le zone umide del litorale.

Oltre alle spiagge, l’amministrazione Farris aveva inserito tra gli attrattori turistici le grotte (Locoli e Gana ‘e Gortoe), gli itinerari naturalistici, il porto, la «cucina tipica» (con “sa suppa”, “sa pompia”, “s’arantzata”) e il Santa Lucia festival arrivato alla sua quinta edizione.

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