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«Imposta di soggiorno sulle seconde case», interviene "Posada protagonista"

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«Che l’attuale maggioranza si stesse caratterizzando per la continua e sistematica imposizione di tasse ai cittadini l’abbiamo dichiarato più volte, ma, evidentemente, questa è l’unica strategia che conoscono». Con queste parole, gli eletti di "Posada protagonista" (la minoranza consiliare) sono intervenuti in merito all'«imposta di soggiorno sulle seconde case».

«Dopo la Tari e l’Imu con le tariffe fra le più alte d’Italia - hanno dichiarato Mirko Murgia, Giorgio Fresu e Marcello Costaggiu -, ora ci impongono una nuova tassa. In pratica - prosegue la nota -, chi a Posada possiede fino a tre seconde case dovrà versare al comune un’imposta di cinquanta euro ad immobile. Chi, invece, ne possiede più di tre, oltre che pagare, dovrà anche dotarsi di partita Iva o collegarsi ad una rete di strutture ricettive. Un altro schiaffo ai cittadini, dunque, già gravati da altri balzelli e da una crisi economica senza precedenti».

«Se questo è un modo per uscire dalla crisi e creare sviluppo e occupazione - hanno concluso i tre consiglieri -, proseguano pure. Da parte nostra, come più volte evidenziato, non mancherà la piena collaborazione nel ricercare soluzioni idonee al fine di costruire progetti di sviluppo, ma non vogliamo, certamente, essere complici o sostenitori di un’assurda ed ingiustificata imposizione di tasse che sembra non aver fine. A questo punto, comunque, vigileremo sulla destinazione di queste nuove entrate a carico dei cittadini, perché, come previsto dalla norma, devono essere esclusivamente destinate alla promozione ed alla creazione di servizi per il turismo».

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