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Siniscola, beni comunali, intervengono Satta e Fronteddu

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Nuovo intervento del gruppo di opposizione Zente Nova-Unione per Siniscola, questa volta in riferimento ai «beni comunali produttivi». Beni che, secondo Antonio Satta e Nino Fronteddu, «bisogna mettere a disposizione in modo aperto e trasparente per promuovere le politiche attive del lavoro e dare l’opportunità, ai troppi disoccupati del territorio, di proporre e attuare progetti e idee, innovazione e occupazione».

La questione va avanti da tempo con un dibattito che trova le sue origini nel quinquennio Celentano. Ma, secondo i due esponenti del raggruppamento di opposizione, il «cambiamento tanto atteso» con l'avvicendamento avvenuto nel 2016, «è un po’ come l’estate, tarda ad arrivare».

A detta di Satta e Fronteddu, la Giunta Farris «avrebbe dovuto assegnare le terre di Su Gattu ai legittimi vincitori della gara tenutasi oltre due anni fa. Stessa cosa - hanno aggiunto - per il rifugio di S’Adde, che sempre a due anni di distanza, seppure con gara espletata, ancora non viene consegnato ai legittimi assegnatari. Anche qui, non meglio identificati problemi impediscono il lancio di una attività che potrebbe dare lavoro e servizi laddove non ve ne sono».

Citate anche le vicende legate al chiosco bar di Santa Lucia: «Scriviamo - hanno aggiunto i consiglieri – di un'altra ferita aperta nel territorio. Vittima di un attentato incendiario a distanza di quattro anni, è ancora chiuso. Le due assicurazioni interessate hanno dato l’ok per la copertura del danno. Ci chiediamo, allora, perché la struttura sia ancora chiusa».

«La Giunta Farris - conclude la nota - tira a campare come la cosa non la riguardasse. Rappresenta il tradimento delle aspettative della stragrande maggioranza dei siniscolesi che, pure, l’han votata».

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