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Lutto nel mondo della cultura sarda, si è spento Vittorio Sella

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Si è spento ieri mattina Vittorio Sella, storico e giornalista nato a Bitti nel 1947 ma da tempo residente a Siniscola dove aveva lavorato come Professore nelle scuole medie. Si è spento dopo diversi mesi di sofferenze lasciando, al di là di ogni retorica, un grande vuoto nel mondo della cultura sarda.

Penna del periodico Sa Sardigna (diretto da Gianfranco Pintore) e del quotidiano L'Unione sarda, ha raccontato le cronache degli scorsi decenni dedicandosi anche alle monografie pubblicate nella sua rivista "Nova Connoschèntzia". Un raccontare, come amava ripetere, che si collocava «sempre dalla parte delle minoranze oppresse».

Nel 1998 aveva pubblicato un volume su "I moti di Siniscola nella crisi sarda del 1906". Sul fronte poetico ha ottenuti importanti riconoscimenti nei concorsi letterari di Ozieri, Dorgali, Ittiri, Ittireddu, Iglesias, Uta, Bortigali, Desulo, Sedilo, Sassari e Trinità d'Agultu. Nel 2006 aveva dato alle stampe un libro "Dal cuore delle alture - poesie in doppia lingua".

Durante la scorsa primavera l’editore Papiros aveva dato alle stampe il suo romanzo definitivo, intitolato “Una campura de bisos e trampas”: «Unu contu – come da Vittorio Sella stesso presentato – pro contrariare s’abba de s’irmenticu chi punnat a cucuzare, in sa Sardigna de custos tempos, una trassa a cuncordu chi sa casta de sos favoritores e ghetat sas gurpas supra sas palas debiles de sos disamparatos in sas biddas mori mori».

Tale fatica era stata anticipata con due racconti costruiti intorno alla figura di Maria Bonaria, protagonista del libro, e premiati in occasione della quattordicesima e della quindicesima edizione del Premio Letterario Antonio Gramsci di Ales.

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