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Fondazione Farris Tedde, il 26 maggio l’inaugurazione del centro socio-culturale

Angelo, secondogenito di Francesco e Maria: «Un omaggio agli sforzi dei miei genitori e un qualcosa di utile per Siniscola e il territorio»

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Due poesie, una di Pietro Bellu e una di Santino Marteddu, compaiono su un grande libro metallico che si erge laddove un tempo esisteva “su negòtziu” di Francesco Farris e Maria Tedde. In esse si raccontano le imprese dei due coniugi commercianti («Inoche Maria paris chin Franziscu aian apertu una buttichedda, a cussos tempos pariat un’arriscu imbetzes issos bidian met’innedda») e la volontà del figlio Angelo di fare di quello spazio «unu monumentu a sa cultura» («A poi e chimbant’annos de suore e d’onestas fadicas, apo tentu s’orgogliu e bos torrare s’aposentu, bestidu a nou che mèndula in frore»).

Questo «aposentu bestidu a nou», ossia una piazzetta sovrastata da un auditorium a pochi passi dalla parrocchia di San Giovanni, sarà inaugurato il 26 maggio. «Sarà un centro socio culturale - spiega a Siniscola Notizie il signor Angelo, secondogenito di Francesco e Maria -. Ma mi piace definirlo come un hardware. Ora ci vuole un software, un programma che unisca volontà e determinazioni votate alla ricerca e all’ottenimento di un risultato positivo per il territorio».

Farris, imprenditore nel campo dell’arredamento, 80 anni compiuti, 23 di questi alla guida dell’associazione culturale “Siniscola ‘90” («un sodalizio - spiega - che ha prodotto tanto con diverse iniziative e pubblicazioni») e ora presidente della fondazione Farris Tedde, parte da lontano per illustrare questo «impegno preso con me stesso», come ama definirlo.

Nel suo racconto, Farris ricorda le parole del padre e della madre quando lui aveva 10 anni. «Io ero il secondogenito, ho avuto otto fratelli, e all’epoca babbo e mamma mi dissero che potevano far studiare solo me. Già da allora volevo creare qualcosa che rendesse il giusto omaggio ai loro sforzi e, al tempo stesso, di utile per il territorio. Poi, una volta presa la laurea a Sassari, nel 1964, con Cossiga relatore, ho iniziato a mettere da parte i soldi necessari per questa filosofia che ora si concretizza in questo centro socio-culturale».

La piazzetta al piano terra, aperta su via Sassari, sarà data in comodato d’uso gratuito al Comune, rinnovabile dopo i cinque anni: «Qualunque iniziativa si voglia organizzare in quello spazio dovrà passare per l’amministrazione comunale, che però dovrà seguire le linee guida ben precise della fondazione Farris Tedde». Tale impostazione è presente nello schema che la fondazione e l’amministrazione sottoscrissero nel 2016 (durante la scorsa legislatura): «Il Comune di Siniscola - si legge - si impegna a non svolgere nella piazza alcuna attività che contrasti con le finalità del presente protocollo d’intesa, salvo espresso accordo tra le parti, per eventi particolari, da definire di volta in volta».

Sei metri sopra si avrà un auditorium. «Abbiamo anche una partnership con la Buzzi Unicem».

Nelle parole di Farris l’impegno a collaborare con le diverse realtà del territorio: «Non saremo sordi alle richieste che arriveranno. L’obiettivo è quello di cercare di far crescere Siniscola».

 

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