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Rifiuti: Celentano insiste sulle premialità

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Le discussioni consiliari sul tema rifiuti si sono sempre incentrate su due questioni: una relativa all'entità finanziaria dell'attuale appalto della raccolta differenziata, al quale si oppongono le minoranze che non esitano a parlare di “appalto capestro”; l'altra legata alle premialità che l'Amministrazione chiede, avendo superato il livello di raccolta fissato al 65%. Per Celentano infatti «il Comune di Siniscola ha raggiunto l’84% della raccolta differenziata, collocandosi fra i primi Comuni Ricicloni a livello nazionale». Tale premialità, quantificata nella misura del 40% «farebbe ridurre il costo della tariffa di smaltimento presso l’ impianto di Tossilo da 199,15 a 120 euro a tonnellata, a tutto vantaggio degli utenti». Tenendo conto del fatto che il “Patto di stabilità interno 2014” (adottato con recente delibera regionale) «non prevede fra le spese prioritarie le risorse finanziarie per l’abbattimento della tariffa di smaltimento dei rifiuti» e che al tempo stesso «la Società Tossilo ha anche aumentato la tariffa di smaltimento dei rifiuti organici da 70,99 a 96,74 euro a tonnellata con un incremento di + € 25,75/t», l'erogazione delle premialità si inserirebbe in contesto in cui i bilanci dei Comuni, nelle parole del Sindaco, «sono già gravemente penalizzati a seguito dei gravi tagli sui trasferimenti delle risorse operati dallo Stato e dalla Regione al Sistema degli Enti Locali». La mancata erogazione peserebbe su tutto ciò e anche «sulla Tarsu». Da qui la richiesta alla Regione volta a tale erogazione «alla Società Tossilo, al fine di consentire la corresponsione delle predette risorse spettanti ai Comuni», «di adottare gli opportuni provvedimenti per inserire fra le spese prioritarie le premialità 2013 e 2014» e «di istituire un tavolo regionale per condividere i Piani Industriali degli impianti di smaltimento, al fine di condividere l’applicazione della tariffa, in quanto allo stato attuale non sono più sopportabili i continui aumenti a livello unilaterale, i quali gravano negativamente sempre di più sulle tasche dei cittadini».

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