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Questione Locoli, il centrosinistra: «Sindaco e attuale maggioranza hanno creato una situazione imbarazzante»

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Non accenna a placarsi l'accesa discussione tra le diverse componenti del Consiglio comunale a seguito della querelle a distanza tra l'assessore regionale dei Lavori pubblici e i vertici dell'esecutivo locale. Dopo l'intervento dei rappresentanti di Zente Nova/UpS (che hanno chiesto a Gian Luigi Farris e a Marco Fadda di rendere pubblico il comunicato inviato alla stampa a seguito dell'incontro del 22 settembre) hanno preso posizione anche gli esponenti del centrosinistra: «L’intenzione era di astenerci da ogni commento, ma l’ulteriore nota divulgata dall’amministrazione ci ha dissuasi, in quanto hanno aggiunto osservazioni che hanno peggiorato lo stato delle cose».

Ai partiti dello schieramento che ha governato Siniscola fino al 5 giugno scorso non è andato giù il passaggio sulla volontà del centrodestra di «rilanciare questa cittadina nell’onesta e legalità».

«È un vero insulto – si legge nel documento del centrosinistra –. Siniscola è una città onesta e laboriosa che ha lavorato sempre nel rispetto della legalità. Ad oggi non si conoscono atti di corruzione». Dure le accuse rivolte al sindaco e al suo vice: «il loro comportamento costituisce un chiaro e unico esempio di slealtà e di lesione alla democrazia istituzionale, mai avvenuto a Siniscola, che ha contribuito a far perdere ai Siniscolesi, insieme ai propri rappresentanti, quel minimo di autorevolezza e di credibilità sociale e politica».

Quanto alla questione relativa al progetto di emungimento dell'acqua di Locoli, «è l’Assessore Maninchedda – hanno aggiunto i membri di Pd e Psi – che interviene enucleando i fatti a tutela della verità e dell’azione istituzionale, non altri, in quanto la versione dell’incontro divulgata dal Sindaco e dal suo vice è in netta contrapposizione agli esiti dello stesso. L’esponente regionale ha ragione nell’affermare che della vicenda se ne stava già occupando, sulla base di un progetto preliminare presentato anni fa dalla Provincia, senza aver mai ricevuto sollecitazione da parte degli attuali amministratori comunali. È una verità incontrovertibile in quanto il Sindaco con l’attuale maggioranza, fino ad ora, ha sempre avversato strumentalmente questa soluzione. Solamente oggi, colto dall’emergenza idrica, cambia idea perché si è accorto, bontà sua, che per amministrare occorrono i fatti».

Concludendo, gli ex governanti locali hanno asserito che «loro non possono definire gli altri “sfascisti”, se evidenziano con senso istituzionale che hanno gravemente toppato. Non vi è dubbio che hanno creato una situazione imbarazzante. L’inadeguatezza a ricoprire determinati ruoli, infatti, è sotto gli occhi di tutti».

 

 

 

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