Sul versante dell'acqua potabile, Celentano punta ancora sull'utilizzo delle risorse carsiche del Montalbo: «Gli studi degli idrogeologi e degli speleologi condotti sull'acquifero in questione, effettuati per conto della Provincia di Nuoro, hanno accertato l'esistenza di un bacino idrico sotterraneo valutabile in almeno 15 milioni di metri cubi, il cui utilizzo potrebbe dare risposte definitive alle esigenze idropotabili per gran parte della costa orientale sarda» afferma il Sindaco. L'Amministrazione ha quindi deciso di inviare un sollecito all'Agenzia del Distretto ldrografico della Sardegna: «prendere in esame la proposta progettuale per valutarne la coerenza con il Piano di gestione ed inserirla tra le azioni realizzabili ai fini dell'approvvigionamento idrico per la popolazione». Nel progetto è previsto un impianto pilota di captazione nella valle di Locoli («occorre un finanziamento di almeno 500 mila euro» si legge nella lettera) per «verificare eventuali interazioni negative tra prelievi idrici e ambiente al fine di preservare l'integrità dell'ecosistema carsico». Dopo la «piena condivisione» di Abbanoa, Enas, Servizio Acque Assessorato Ambiente, Consorzio di Bonifica, Asl n.3 e Osservatorio Comunale sul sistema acqua, Celentano attende «le autorizzazioni finali per risolvere definitivamente il problema».
Sul versante della siccità e della scarsa quantità di acqua presente nell'invaso di Maccheronis, l'Amministrazione - attraverso una Delibera di Giunta - ha invece deciso l'acquisto di diverse cisterne. L'obiettivo, con la collaborazione della Compagnia Barracellare, è rifornire le aziende agricole ma anche le utenze domestiche servite esclusivamente dall'acqua proveniente dalla diga. In merito alla siccità, l'Amministrazione ha dichiarato inoltre lo stato di calamità «per l’intero territorio del Comune di Siniscola» richiedendo anche l'intervento del CFVA (Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale).