Con una lettera inviata all'Assessore regionale ai Lavori pubblici, all'Ente Acque Sardegna (Enas), al Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, ad Abbanoa e (per conoscenza) alla Procura della Repubblica, il Sindaco Celentano ha manifestato «la più viva preoccupazione sull’interruzione improvvisa dell’approvvigionamento idrico dalla diga Maccheronis all’impianto di Fruncu 'e Oche». Nella lettera il primo cittadino afferma che «si stanno trattando 28 litri al secondo di acqua grezza contro i 56 normalmente trattati in questo periodo. La diminuzione è dovuta alla riduzione di portata da parte di Enas causata da una rottura della condotta principale avente un diametro di cm 1000,00, risalente forse a venerdì 9 Gennaio».
Celentano – lamentandosi del mancato preavviso – ha sollecitato «Abbanoa ad assumere i provvedimenti necessari per il presidio dell’impianto o quanto meno di estendere la reperibilità degli addetti, al fin di prevenire questi gravissimi disservizi».
Ma non è stata l'unica richiesta nei confronti del gestore del servizio idrico. Con un'altra missiva si è infatti richiesto un «intervento di collegamento» presso la sorgente di Fruncu ‘e Oche in quanto, come ribadito in un Consiglio comunale del 1 agosto 2013, «una grande quantità di acqua sorgiva viene lasciata sfociare direttamente in un canale a cielo aperto, con grave rischio di inquinamento».
«La maggior parte - ha sostenuto Celentano - defluisce direttamente a mare e la restante arriva al potabilizzatore sotto forma di “acqua inquinata”. È evidente che il suo recupero attraverso un tubo che colleghi direttamente lo sfioro della sorgente con la condotta comporterà un miglioramento non solo della qualità dell’acqua potabile ma anche una riduzione di costo di conduzione dell’impianto di potabilizzazione».
«Per almeno sette mesi all’anno e nei periodi di piena - ha sottolineato il Sindaco - si perdono almeno 12 metri cubi al secondo, mentre all’impianto occorrono circa 100 litri al secondo per fornire acqua di qualità alla popolazione».