«L'Amministrazione non risponde mai nel merito delle questioni che vengono poste, cercando di dire che è tutto legale e che e tutto a posto. Ma quante cose legali sono sbagliate perché non rispondono all'interesse collettivo, al bene pubblico, ai criteri di apertura alla partecipazione?». È quanto sostiene il consigliere comunale Nino Fronteddu a seguito delle risposte date dalla Giunta alle proposte di Zente Nova in riferimento al bando per la gestione del campeggio “La Mandragola”. «Quando dicono che la legge prevede che in un bando si possono richiedere parametri come l'esperienza ed un fatturato elevato maturato prima della partecipazione dicono una cosa vera. Ma dimenticano di dire, per esempio, che gli stessi allora giovani disoccupati che per la prima volta si sono aggiudicati la gestione del Campeggio che poi è continuata positivamente per loro per circa 25 anni non avevano nessuna esperienza e nemmeno un elevato fatturato precedente. Eppure hanno dimostrato di essere capaci di gestire la struttura ricettiva, di lanciarla e valorizzarla. Se questa regola, che il Sindaco e la Giunta stanno inserendo nel nuovo bando, fosse stata chiesta loro dagli amministratori di allora, oggi racconteremo tutta un altra storia. Essi non avrebbero mai potuto realizzare quanto hanno potuto ma politici più illuminati hanno dato loro una opportunità». Il gruppo LiberaMente, di cui Fronteddu fa parte, chiede a tal fine «una modifica urgente delle regole di partecipazione al fine di permettere a più soggetti di poter concorrere nell'aggiudicazione del Bene Pubblico, che in quanto pubblico è di tutti. Quando la maggioranza sostiene che devono essere garantite solide garanzie, non vorremo che si scambi il termine solide con "solite"». LiberaMente chiede, inoltre, «che venga bandita una gara anche per il campeggio Le Ginestre ampliando le opportunità a più competitori».