Si avvicina la scadenza (fissata al 30 luglio) dei termini per richiedere il ripristino dell'Ufficio del Giudice di Pace soppresso l'autunno scorso. Il Decreto “Milleproroghe”, convertito in legge (la n° 11/2015), aveva riconosciuto agli Enti locali tale possibilità «subordinatamente al ricorrere di alcuni presupposti: la garanzia di coprire interamente le spese di funzionamento e di erogazione del servizio, compreso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli stessi Enti».
A seguito di ciò, il primo cittadino siniscolese Rocco Celentano, lo scorso marzo, aveva scritto agli altri sindaci coinvolti (Posada, Torpè, Lodè, Budoni e San Teodoro) e al Presidente dell'Unione Comuni del Montalbo (Mario Calia, sindaco di Lula).
Lo stesso Calia, con nota n. 466 del 14 maggio 2015, aveva invitato i sindaci sollecitati da Celentano a partecipare a un incontro, fissato per il 19.
Ma alla luce della diserzione all'appuntamento («le SS.VV. non hanno dato alcun riscontro alla suddetta nota, risultando peraltro assenti all'incontro fissato») il sindaco di Siniscola ha deciso di scrivere una nuova lettera: «Considerato che per il mantenimento dell'Ufficio del Giudice di Pace di Siniscola occorre, da parte di tutti i comuni interessati, una chiara volontà e l'impegno a coprire integralmente le spese di funzionamento e di erogazione del servizio, compreso il fabbisogno di personale amministrativo; evidenziato che, pur confermando la disponibilità già manifestata dal Comune di Siniscola con proprie deliberazioni adottate in merito, non sarà possibile prevedere di imputare ad un solo comune l'onere del funzionamento e il fabbisogno del personale amministrativo; si chiede alle SS.VV., con cortese sollecitudine, di manifestare formalmente la propria volontà in merito al ripristino dell'Ufficio del Giudice di Pace di Siniscola, onde permettere allo scrivente l'invio di nuova istanza».
La Provincia di Nuoro ha già comunicato, come confermato da Celentano «la disponibilità a confermare il comando di un dipendente a condizione che, gli enti interessati al ripristino dell'Ufficio GdP, si facciano carico del rimborso dell'intera retribuzione in godimento e delle dovute integrazioni derivanti dal nuovo incarico». Si tratta ora di prendere una decisione per evitare la conferma della soppressione della struttura.