Bilancio consuntivo, le spiegazioni di Celentano non convincono Farris e Satta

Gianfranca Orunesu
04/06/2015
Politica
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Chi ha inviato la richiesta di scioglimento del Consiglio comunale al Ministro Alfano, al Prefetto Meloni e all'Assessore Erriu non si dichiara convinto dalle delucidazioni fornite dal Sindaco Celentano. Due tra gli autori della missiva hanno a loro volta controreplicato a stretto giro di posta. Secondo Gianluigi Farris «il nostro Sindaco continua a negare l'evidenza dei fatti».

L'esponente di Idea Siniscola, citando la Legge regionale 9/2006 ha dichiarato che essa «contempla funzioni conferite quali sviluppo economico e attività produttive, territorio, ambiente e infrastrutture, servizi alla persona e alla comunità. Niente a che vedere con il Bilancio consuntivo e, eventualmente, con il Bilancio previsionale». Il consigliere Tardelli ha quindi rivolto un invito al Sindaco: «quando la vuole finire di prendere in giro i mie concittadini? Est a ti nche ghirare!».

Secondo Antonio Satta «il Sindaco ha preso tre granchi». Dopo aver citato anch'egli le funzioni delegate presenti nella legge 9, il consigliere di Zente Nova ha sostenuto che «nessuna Legge regionale può andare in deroga a quella nazionale».

Quanto alla approvazione in Giunta «entro il 30 aprile» Satta ha evidenziato la parte dell'articolo 227 del Tuel che parla di deliberazione dell'organo consiliare: «signor Sindaco, conta l’approvazione del Consiglio, quella di Giunta non ha nessun valore in relazione a quanto da noi contestato».

Ultimo riferimento quello all'art.141.2, sempre del Tuel (secondo il quale si assegna un termine non superiore a 20 giorni per l'approvazione del Bilancio): «Il tempo è abbondantemente scaduto e, comunque, ammesso e non concesso, la maggioranza andrebbe incontro ad una diffida (e sanzioni) per non aver approvato, nei termini di legge, il Bilancio su ciò che lei stessa ha deliberato nel 2014». Secondo Satta si tratta di «una figuraccia sul piano politico».

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