Mensa scolastica, la maggioranza: «I dati rilevati confortano quella che è la correttezza dell’operato del Comune»

Gianfranca Orunesu
12/06/2015
Attualità
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Attraverso un comunicato stampa, la maggioranza ha anticipato la discussione sulla mensa scolastica prevista tra i punti all'ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale.

«Al fine di sgombrare ogni dubbio sulla regolarità della gestione del servizio mensa – si legge nella nota – il responsabile  dell’ufficio competente, nella persona della dott.ssa Mattu, ha avviato una indagine interna, ovvero la verifica giornaliera dei pasti consumati dagli alunni negli anni scolastici 2012/13 e 2013/14. A tal fine è stata richiesta la collaborazione dei dirigenti scolastici, affinché provvedessero, su formale richiesta di accesso, a mettere a disposizione i registri scolastici per poter rilevare le  presenze e assenze giornaliere di ciascun alunno  che ha fruito del servizio  mensa e di coloro che sono stati esonerati».

Secondo quanto affermato dall'Amministrazione, i dati raccolti dagli impiegati comunali incaricati per ciascuna classe dei due istituti comprensivi mostrano un totale di «118.021 pasti consumati rilevati dai registri» e di «111.994 pasti pagati al gestore della mensa, a titolo di acconto», con una differenza di «6.027 pasti ancora da corrispondere all’appaltatore». «La verifica – prosegue la nota – ha infatti dimostrato che l’Ente ha versato in acconto all’appaltatore un numero di pasti inferiore rispetto a quelli accertati; divario che aumenta se vengono presi in considerazione i dati  generati dal sistema informatizzato negli aa.ss. 2012/13 e 2013/14».

Per quanto riguarda il sistema informatizzato, la maggioranza sostiene che esso «ha presentato diverse criticità per cui i relativi dati saranno oggetto di attenta valutazione. È nostro intendimento, a partire dal prossimo anno scolastico, provvedere alla gestione in forma diretta ed autonoma dall’appaltatore».

Sul fronte dei pagamenti dei pasti effettuati da parte dei genitori, «l’ufficio sta provvedendo a calcolare sulla base delle transazioni effettuate tramite POS, la verifica del credito o dell’eventuale debito. Si sottolinea che l’ Ente ha 5 anni  di tempo, per recuperare le eventuali somme non versate».

«Nonostante l’attacco delle opposizioni – ha concluso la maggioranza – assolutamente gratuito, diffamatorio e con grossolane falsità, i dati rilevati confortano quella che è la correttezza dell’operato del Comune di Siniscola. Il servizio di ristorazione scolastica ha oltretutto registrato il favore dei bambini e delle loro famiglie. Si spera, dunque, che per il futuro la si smetta di fare esternazioni mirate a mettere in cattiva luce amministratori o funzionari comunali, persone rispettabili, che come tali andremo sempre a tutelare da qualsivoglia convenienza politica».

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