«“Armiamoci di pennelli” era il nome che avevamo dato alla nostra giornata ecologica, ma fare del bene al proprio paese non è concesso neanche ai cittadini stessi». Inizia così lo sfogo dei “Cittadini in movimento” che avevano pensato di «riverniciare le ringhiere del lungo mare di La Caletta»: «Protocollata la domanda siamo andati personalmente a ricevere la risposta, che naturalmente è stata negativa. Il sindaco si è giustificato dicendo che le devono eliminare per fare un muro e non serve tinteggiare. Sicuramente sarebbero da sostituire, ma nel frattempo perché non renderle più decorose? Si tratta di avere buon gusto e senso dell'estetica».
I “Cittadini in movimento” parlano di La Caletta come possibile «fiore all'occhiello della costa nord orientale, non solo il periodo estivo, ma 12 mesi l'anno. Infatti, per chi non lo sapesse, La Caletta è abitata anche nel periodo invernale. La manutenzione alle ringhiere, come d'altronde le altre cose, è pressoché inesistente. Ricordiamo inoltre che le località turistiche, ed in modo sostanziale La Caletta, contribuiscono vivamente alle casse comunali senza avere un ritorno equo di servizi. Siamo soffocati dall'indifferenza, dall'apatia e dall'arroganza di questa amministrazione. Dopo continue sollecitazioni per dare un po' di decoro, l'unica risposta è stata tagliare l'erba e nemmeno dappertutto. Siamo a metà giugno, il degrado è al top ed il disgusto anche».
Avendo partecipato al Consiglio di lunedì 15 con una propria delegazione, i “Cittadini in movimento” sono anche entrati nel merito del dibattito avvenuto in merito al Bilancio, alla Tari e alla mensa scolastica: «hanno approvato un bilancio senza avere dati certi sulle entrate, sui cittadini morosi e senza sapere neanche se recupereranno mai i crediti. A quanto pare l'hanno approvato anche fuori dai termini di legge. Inoltre avrebbero dovuto affrontare l'argomento mensa e la rimodulazione sull'appalto rifiuti ma il tutto è stato ancora rinviato. C'è forse qualcosa che non ci vogliono raccontare?». Quanto alla Tari e alle quattro scadenze, il gruppo si domanda «quali sorprese ci riserveranno al conguaglio se ad oggi non sanno che introiti certi ci saranno?».