“Piazza nuova”, La Giunta decide di intitolarla a Don Francesco Migliorisi

Gianfranca Orunesu
07/07/2015
Attualità
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Pubblicata oggi sull'Albo Pretorio online la delibera 155 del 30 giugno con la quale si è deciso di intitolare la cosiddetta “piazza nuova”, compresa tra la Biblioteca e gli edifici dell’Enel, a Don Francesco Migliorisi.

Dopo aver affermato «che è compito dell’Amministrazione Comunale l’attribuzione della numerazione civica e della toponomastica cittadina, con il fine di tutelare la storia toponomastica del territorio, curando che le nuove denominazioni rispettino l’identità culturale e civile del Paese, i toponimi tradizionali, storici o formatisi spontaneamente nella tradizione», e che «la scelta dell’intitolazione di strade, piazze, aree ed edifici o porzione di tali, debba ricadere preferibilmente su nomi di personaggi o categorie di persone, che si siano distinti in campo civile, professionale o artistico, di cui si intende onorare e perpetrare la memoria», la Giunta ha messo in evidenza i passi propedeutici a tale scelta.

La Commissione per la Toponomastica cittadina, come da «verbale n. 7/2013», «decise di rinviare all’Amministrazione gli atti riguardanti la decisione di intitolare la piazza nuova per la quale negli anni scorsi venne fatta una raccolta di firme e una consultazione spontanea dei cittadini, via sms per l’intitolazione a personaggi particolarmente meritevoli».

Queste le motivazioni riportate nella delibera: «oltre al brillante percorso della sua carriera ecclesiastica in vari centri della Sardegna e per oltre 20 anni come Cappellano della Colonia Penale di Mamone, ottenne dalle Istituzioni Titoli e importanti Onorificenze: Ufficiale della Repubblica; Cavaliere della Repubblica; Commendatore della Repubblica Italiana».

La decisione avviene a poco tempo dalla proposta, portata avanti da un gruppo di cittadini e di fan siniscolesi, di intitolare la “piazza nuova” allo storico cantante del Banco del Mutuo Soccorso, Francesco di Giacomo, nato a La Caletta il 22 agosto del 1947.

Nella delibera sono anche riportate le prescrizioni contenute nell'articolo 2 della legge n. 1188 del 23/06/1927: «Nessuna strada o piazza pubblica può essere denominata a persone che non siano decedute da almeno dieci anni».

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