Richiesta di rinvio a giudizio per il Sindaco, le opposizioni: «Celentano non può essere al tempo stesso imputato e rappresentante della parte offesa. Si dimetta o il Consiglio si esprima»

Mauro Piredda
21/08/2015
Attualità
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Martedì 18 agosto i gruppi di opposizione hanno protocollato la richiesta di una convocazione del Consiglio comunale, da tenersi entro 20 giorni e con i seguenti punti all'ordine del giorno: «la sfiducia» (con la contestuale «richiesta di dimissioni del Sindaco») e l'approvazione dell'«atto di indirizzo per la costituzione di parte civile nel procedimento del 29 ottobre nel quale il Sindaco è imputato».
Le opposizioni, motivando tale azione, hanno sostenuto che in quella data «Rocco Celentano dovrà comparire in qualità di imputato del reato di abuso d’ufficio davanti al Gip del Tribunale di Nuoro per la valutazione della richiesta di rinvio a giudizio. Ma, paradossalmente, siederà anche nella veste di rappresentante della parte offesa, ovvero il Comune di Siniscola. I legittimi interessi del Comune di Siniscola chi li rappresenta? Chi, eventualmente, si costituirà parte civile per difendere il Comune e i cittadini che questo rappresenta? Il Sindaco può essere nello stesso tempo imputato e rappresentante della parte offesa? Non si tratta di mettere in discussione la persona del Sindaco in qualità di cittadino, nemmeno il principio di innocenza, bensì la necessità di assicurare la giusta difesa dei legittimi interessi del Comune di Siniscola, quindi, degli interessi di tutti i siniscolesi. A nostro avviso, esiste una oggettiva contraddizione, se non proprio reale conflitto di interesse, tra l’essere contestualmente imputato e parte offesa de facto (in qualità di rappresentante dell’Ente) nel medesimo procedimento».
Da qui la richiesta: «per buonsenso, correttezza, responsabilità, sarebbe auspicabile che il Sindaco presentasse le proprie dimissioni perché, il 29 ottobre, il ruolo di imputato sarà il Giudice a decidere se confermarlo o meno, ma quello di rimanere Sindaco in questa palese contraddizione è una scelta che spetta solo al Sindaco o al Consiglio comunale. Proprio per questo, se il Sindaco non lo farà volontariamente prima, dovrà essere il Consiglio a decidere. In quella sede, ciascuno dei suoi componenti si assumerà la responsabilità del proprio voto, e tutte le relative conseguenze».

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