Riserve acquifere del Montalbo, Celentano a Calia: «Le preoccupazioni sulla tutela degli ecosistemi sono ben presenti nella nostra agenda politica. Anche Tola è d'accordo per l'utilizzo, previa valutazione attenta»

Gianfranca Orunesu
03/09/2015
Attualità
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«Le preoccupazioni sulla tutela degli ecosistemi del Monte Albo sollevate sui media dal Sindaco di Lula sono, e non da oggi, ben presenti nell'agenda politica degli amministratori della città di Siniscola». È l'incipit della risposta del primo cittadino siniscolese Rocco Celentano alle dichiarazioni di Mario Calia, Sindaco di Lula, schieratosi nuovamente contro i progetti di utilizzo delle riserve acquifere del massiccio calcareo.

Secondo Celentano «la Provincia ha determinato i limiti idrogeologici per la valorizzazione delle acque sotterranee del Monte Albo, così come ha portato a termine lo studio biospeleologico sulle faune ipogee, analisi che sarà assai utile per valutare i limiti ecologici di eventuali prelievi dall'acquifero carsico e, più in generale, la necessaria valutazione d'impatto ambientale dell'eventuale prelievo acquedottistico. Rimangono ancora da valutare, con un pozzo pilota da realizzare nella zona della grotta di Locoli, ulteriori elementi fisici che consentano di approfondire gli impatti di eventuali prelievi sulla dinamica e sull'ecologia dell'acquifero. Ciò è proprio quanto si chiede alla Regione: che sia finanziato uno studio, del quale si ha già il progetto preliminare, che consenta di eliminare una volta per tutte, e nel pieno rispetto dell'ambiente, i deficit qualitativo e quantitativo che affliggono alcuni cittadini di Siniscola ma anche i tanti lulesi e lodeini che amano trascorrere le loro vacanze estive nelle loro case della costa baroniese. Anche il sindaco del Comune di Posada Tola condivide che l'acqua della conca di Locoli va utilizzata, previa valutazione attenta».

Celentano ha inoltre aggiunto che «chi oggi si erge a paladino del Monte Albo, solo qualche mese fa ha presentato un progetto, presso la Cabina di Regia per il rilancio del Nuorese, per la realizzazione di una strada che avrebbe dovuto tagliare in due lo stesso Monte Albo, peraltro spacciando lo stesso progetto come un'istanza dell'Unione dei Comuni del Monte Albo. E per bocciare quel progetto non si è dovuto ricorrere neanche ad un articolo nel giornale, tanto era fuori da qualsiasi criterio di salvaguardia ambientale. Può inoltre un Sindaco parlare di rispetto delle politiche ambientali e tralasciare  l'inquinamento delle acque della diga di Maccheronis, causato dagli scarichi dei depuratori e del riversamento di insetticidi utilizzati in agricoltura?».

In conclusione, il primo cittadino siniscolese ha invitato Calia a «mettere da parte le polemiche»: «adoperiamoci invece per la valorizzazione del Montalbo, procedendo alla costituzione del Consorzio del SIC del Monte Albo, per il rafforzamento della coesione sociale e delle attività economiche. In tal senso si creeranno gli strumenti per rispondere alle esigenze reali delle comunità per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva ovvero per promuovere l' occupazione. Sediamoci attorno a un tavolo, per una programmazione organica ed attenta dell'intero territorio delle Baronie, utilizzando al meglio il soggetto istituzionale dell'Unione dei Comuni, mettendo da parte i campanili ed evitando, per miopia politica, di far leva strumentalmente sul malumore dei cittadini e sui tentativi di colonizzazione. Non teniamo la testa rivolta all'indietro, guardiamo al futuro».

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