Baratto amministrativo, il Consiglio comunale ha approvato il regolamento

respinti gli emendamenti di Satta e Fronteddu

Mauro Piredda
03/03/2016
Attualità
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Con l'approvazione del regolamento sul baratto amministrativo, il Consiglio comunale di ieri pomeriggio ha definito i criteri e le condizioni per la realizzazione degli interventi di pubblica utilità che vedranno coinvolti i cittadini che non sono in grado di assolvere al pagamento di determinati tributi comunali. Nelle parole dell'assessore del Bilancio, Giuseppe Pipere, lo strumento «è la prima forma di intervento innovativo di politica sociale a sostegno delle fasce più deboli».

Le azioni verteranno sulla pulizia, sulla manutenzione e sull'abbellimento di aree verdi, piazze, e strade. Previsti inoltre interventi di decoro urbano e di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati. «In relazione alla tipologia degli interventi – ha proseguito Pipere – si delibereranno riduzioni o esenzioni di tributi per un periodo limitato, ma tutto sarà definito a seguito di quanto sarà stanziato nel Bilancio di previsione».

Questo l'iter: alla proposta di collaborazione da parte dei soggetti interessati, singoli o associati, seguirà una valutazione da parte degli uffici competenti «i quali procederanno ad una selezione sulla base dei criteri indicati nell'articolo 4.12 e successivo articolo 5». Infine sarà la Giunta a dover deliberare. La prossima Giunta comunale, data la tempistica.

Al regolamento sono stati presentati alcuni emendamenti da parte dei consiglieri Antonio Satta e Nino Fronteddu.

L'esponente di Zente Nova, dopo aver contestato l'istituto governativo poi convertito in legge nel novembre 2014 («si tratta di uno sfruttamento del cittadino inadempiente da parte delle amministrazioni che dovrebbero affrancarlo»), ha puntato il dito contro la soglia massima di Isee prevista (8500 euro con 6 punti, la minima prevede 2500 euro con 10 punti). Nella sua proposta emendativa ha suggerito l'eliminazione del cumulo di aiuti previsto dall'articolo 4.13: «Tali agevolazioni – si legge nel comma citato –, che si cumulano con altri interventi di sostegno sociale, saranno determinate, secondo le modalità indicate dal regolamento, dalla Giunta». Per Satta tale disposizione può «causare sperequazione». Secondo il sindaco Celentano «di fatto non ci sarà nessun cumulo, il regolamento contiene principi ispiratori, sarà poi la Giunta a decidere». Di diverso avviso Satta: «I regolamenti servono per regolamentare e non per andare in deroga al regolamento stesso sulla base degli amori e degli umori dell'esecutivo».

Fronteddu, dopo aver chiesto maggiori dettagli sulla figura del tutor (citando l'articolo 7 nel quale «è data la possibilità ma non l'obbligo» di individuarlo) ha invece proposto di modificare l'articolo 4 nella parte in relativa alle presentazioni delle istanze dei cittadini: «chiedo che le domande possano essere presentate dal 30 giugno e dopo una fase di informazione e comunicazione da parte dell'amministrazione. Tutti i cittadini che si trovano nelle condizioni previste dal regolamento devono avere la stessa possibilità di accesso».

Gli emendamenti sono stati respinti dai 9 consiglieri di maggioranza presenti, astenuti Giuseppe Mele e Gianluigi Farris di Idea Siniscola. Il regolamento nella sua interezza è stato approvato con 11 voti a favore e le astensioni di Satta e Fronteddu.

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