La cagnolina Fiore e la sua storia a lieto fine

Gianfranca Orunesu
03/12/2013
Attualità
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Avrebbe partorito al freddo, in solitudine e probabilmente nell'abbraccio mortale di Cleopatra. Ma amorevoli mani  l'hanno strappata a un disastro quasi certo. Pubblichiamo la commovente testimonianza della volontaria di Animalecoscienze che ha accudito la cagnolina incinta e l'ha seguita passo dopo passo nel parto:

“PARTE I. Lei è Fiore, così l'ho ribattezzata io. Vagava raminga in via Sassari. l'avevo scorta da un mesetto con i suoi occhi tristi, indifferenti ai passanti. Pensavo fosse un maschio, sempre con la coda tra le gambe e accucciato nei posti più pericolosi: proprio in mezzo alla strada, negli svincoli, all'incrocio. pensai : vuole suicidarsi! Due settimane fa rientravo a casa , era buio e vidi che voleva attraversare, ma nessuno la faceva passare, quando infine si decise arrivò un signore con due fondi di bottiglia al posto degli occhiali, lo bloccai, lei era già al centro strada e sarebbe finita sotto la macchina. All'uomo feci notare il cane, ma mi guardò con noncuranza, delle signore appena uscite dalla messa serale, si misero a ridere e mi chiesero : “ma este su tuo?” “no” ,risposi. “e tando?” e continuarono a ridere.  Ed io pensai che di messe gliene servivano tante, o forse nessuna! Mi voltai e fiore non era andata via. Avevo provato tante volte ad accarezzarla, ma non gradiva, invece questa volta, come volesse ringraziarmi, fece dei passi e camminò verso di me, in modo affaticato e claudicante. mi piegai a controllarla pensando a una zampa ferita, mi accorsi con sorpresa che era solo, molto, molto incinta. stava arrivando il ciclone , si quello famoso che ha portato alluvioni e morte, così pensai che dovevo portarla via, perchè affaticata com'era, era sicuramente prossima al parto. e nessuno dovrebbe partorire all'addiaccio , sola, per strada. ero in moto così chiamai un'altra volontaria (braccio destro e sinistro di Animalecoscienze) e decidemmo di tornare l'indomani a prenderla. La trovammo sul portone della chiesa e poi... A casa, dove sembrò esserci stata da sempre!

PARTE II. La piccola randagia non era poi così randagia e mi accorsi subito che : abitava con uno o più gatti perchè volle giocare a tutti i costi con Francesco (il gatto della volontaria, n.d.r.), e lui non è dello stesso parere, ha ben presente di cos'è un caminetto e sopratutto a cosa serve, perchè appena ha visto magheggio di legna era già lì in prima fila, non si è scomposta minimamente al passaggio dell'aspirapolvere, è educata al guinzaglio e per i bisogni, e dulcis in fundo, quando vado a letto mi segue e vorrebbe dormire con me. Questo mi ha aperto un dilemma, chi l'ha amata al punto di concederle di dormire insieme e poi l'ha abbandonata? Io ho una mia teoria, era di una persona anziana che ha iniziato un altro percorso e gli eredi l'hanno invitata a trovarsi un'altra casa. Chissà, probabilmente non lo sapremo mai, non sapremo mai quando i suoi occhi sono tristi a chi stà pensando, ma sono felice che dopo due settimane, i suoi occhi, sono sempre meno malinconici.

PARTE III. Era il 25 novembre, tornavo dal bellissimo spettacolo dei ragazzi di Francesca per la giornata mondiale sulla violenza delle donne, il mio animo era tutto rivolto al mondo femminile e ho capito subito che il momento era arrivato, ancor prima che rifiutasse il cibo, ancor prima che si rompessero le acque e iniziassero le contrazioni. da un lato ero preoccupata perchè anni fa persi la mia gatta nel parto , ma dall'altra, per me è un regalo di natale, una gioia immensa. ho preparato una cassetta e ci siamo riservatamente isolate in bagno, io e lei, consapevole di essere un'ostretica tecnicamente deficiente ma umanamente presente, quindi l'ho tranquillizzata e dopo un'ora un esserino minuscono era a terra, si dimenava e strillava, e lei ? l'ha mollato lì, e si è nascosta dietro di me, poi mi ha guardato come per dire,” cos'è?”  ed io le ho risposto, “vai, è tuo”. Fiore si è avvicinata e molto goffamente ha iniziato a mangiare la placenta attaccata al cordone che non voleva rompersi, quindi la creaturina, nell' inesperienza della sua giovane mamma, era sbattuta a terra con violenza e a quel punto, sono intervenuta con le forbici, con un tuffo al cuore e la paura di fare la cosa sbagliata, e nel preciso momento che ho tagliato quel cordone, mi è venuta in mente la prima volta che ho visto gli occhi di mio figlio. E' stato bellissimo! Ho deciso di dare a quella creatura il nome di una persona scomparsa, cara a una persona a me vicina, perchè il giorno ero alla sua messa per il mese. Io credo in questi collegamenti tra vite. credo che la vita stessa non sia un caso.
Dopo un'ora è arrivo il secondo, ma a questo punto, la natura che è così meravigliosamente veloce a insegnarci, aveva suggerito a fiore esattamente cosa fare. il secondo era il doppio del primo e dopo un'ora il terzo era il doppio del secondo. ero stremata e convinta ormai delle sue capacità andai a letto, ma non avevo fatto i conti con la logica dei pesi.

PARTE IV. La logica dei pesi continuò anche al mio ritiro, dopo un'ora mi chiamò e non mi fece più andar via, il parto si era bloccato ed io per quanto mi sforzassi ad aiutarla a spingere , non riuscivo a darle ciò di cui aveva bisogno. la mattina presto telefonai al veterinario ma il cell era muto così chiamai la volontaria che mi aiutò a portare via la cagnolina;  venne subito in soccorso e ... e liberò Fiore dal quarto cagnolino che purtroppo seguiva esattamente la logica iniziale dei pesi , il secondo era il doppio del primo, il terzo il doppio del secondo, e il quarto purtroppo il doppio del terzo, che era già grande. Poi è venuto santo veterinario che ha riscontrato che c'è n'è un'altro e ... sono qui con Fiore che attraverso una terapia cerchiamo di farglielo avere spontaneamente anche senza possibilità che possa essere ancora vivo. Fiore stà comunque meravigliosamente bene, mangia , dorme, allatta, i suoi occhi esplodono di orgoglio per quei cuccioli tutti suoi, e un pò miei, e speriamo poter scrivere FIORE quinta parte solo in bene. Era il 25 novembre la notte che è iniziato il travaglio, io ero immersa in un mondo emozionale femminile, e fiore non avrebbe potuto partorire altro giorno, perchè femmine non sono solo le donne, femmine significa avere in comune tante cose ... Il parto è uno di questi, questo è quello che ho pensato l'altra notte, il parto che ci rende tutte uguali, meravigliosamente speciali. Il parto che è un momento magico e delicato,un fi lo sottilissimo tra la nascita e la morte.
Le femmine hanno un senso speciale, forse legato proprio alla maternità, quando ho visto fiore la prima volta me ne sono innamorata pur pensandolo maschio, e ho deciso su due piedi di prenderla a casa pur non potendolo fare, ed ora credo di aver fatto solo ciò che il mio istinto mi suggeriva:
in una giornata dove si sono spese mille, forse troppe parole, una femmina avrebbe partorito da sola, sotto una macchina, al freddo, e da sola sarebbe morta. non voltiamoci sempre dall'altra parte. E'  difficile per tutti, ma basta solo seguire il proprio ististo, a volte vuole davvero dirci qualcosa.

PARTE V. Venerdi mattina Fiore ha subito un cesareo e ( a questo punto) sterilizzazione insieme. si, non è purtroppo riuscita a partorire il cucciolo fermo dentro di lei perciò si è reso necessario l'intervento chirurgico. Oggi stà benone, è sotto terapia antibiotica, naturalmente! l'intervento non è stato facile, il cane era enorme per lei e non sarebbe mai riuscita a partorirlo in modo naturale, in più ha perso molto sangue, sintomo di un'infezione da morso di zecca, che cureremo in modo appropriato appena sarà più forte. che dirvi, per fortuna non è morta, per fortuna non ha perso il latte, per fortuna nè ha partorito tre vivi, per fortuna che ha trovato noi di Animalecoscienze. Noi non siamo persone speciali, nè siamo più buoni degli altri, nè siamo benefattori (siamo quasi tutti disoccupati), ma è vero che insieme tante persone possono sprigionare così tanta energia senza indebolirsi. E' per questo che stiamo creando una rete di solidarietà e sensibilità che spero contagi tutti, non solo per la nostra causa, ma per tutte le cause giuste che ognuno di voi vorrà incominciare a percorrere.”

Chi volesse sostenere Fiore e le volontarie può contattare la mail infotiscali@artedintorni.eu

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