Prosegue il dibattito sull'acqua potabile tra gli attori del Consiglio comunale. Attraverso una nota, il sindaco Gian Luigi Farris ha risposto al gruppo rappresentato in aula da Antonio Bidoni e Franca Pau circa le questioni sollevate a seguito dell'incontro “nuorese” con i vertici di Abbanoa. Incontro al quale il primo cittadino siniscolese non ha preso parte.
«Rimaniamo stupiti – ha dichiarato Tardelli – dalla richiesta di spiegazioni del gruppo Identità e Rinnovamento riguardo la mia assenza all’incontro del 5 luglio, dato che tale decisione è stata presa insieme nell’occasione della riunione del primo luglio. Ci chiediamo come mai questa richiesta viene fatta sulla stampa solo ad una settimana di distanza, dopo che i rappresentanti dello stesso gruppo avevano partecipato all’incontro».
Alla riunione del primo luglio, oltre a Bidoni e Pau, erano presenti altri due consiglieri comunali (Nino Fronteddu e Lucio Carta) e quattro rappresentanti dei «comitati spontanei» (Franco Floris, Mario Chighini, Osvaldo Ibba e Vincenza Sanna).
«Ribadiamo – ha proseguito Farris - che la decisione è stata presa solo dopo aver discusso insieme a loro sugli sviluppi della questione dei vari incontri rinviati dai rappresentanti di Abbanoa. Io personalmente ho chiesto un incontro per i problemi inerenti alla cittadina di Siniscola, e solo dopo due rinvii mi è stato chiesto di partecipare ad un incontro a Nuoro, insieme agli altri sindaci della zona. Abbiamo ritenuto insieme, quindi, di non presentarci al tavolo di confronto a Nuoro per invitare i vertici di Abbanoa, l’assessore Maninchedda e il presidente Pigliaru qui a Siniscola per discutere delle problematiche locali».
Quanto alla scelta di Abbanoa circa il maxipotabilizzatore di Torpè, il sindaco ha ribadito che «Siniscola e tutti i comuni limitrofi hanno le possibilità di poter usufruire dell’acqua del Mont’Albo, che garantirebbe acqua pura e in abbondanza a costi decisamente inferiori a quelli da sostenere per la potabilizzazione. Al contrario, l’investimento sul maxipotabilizzatore non dà nessuna garanzia in termini di qualità dell’acqua; ci batteremo quindi al fine di spostare la somma di denaro pubblico in un investimento più adeguato alle esigenze locali».