La siniscolese Dolores Brais tra i premiati del concorso “Il volontariato in Sardegna” bandito dal Csv Sardegna Solidale

«Le rappresentazioni sociali legate all'autismo: percezione e nuove prospettive nel lavoro sociale» il titolo della sua tesi di laurea

Gianfranca Orunesu
09/12/2016
Attualità
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Si è recentemente tenuta a Cagliari la cerimonia di premiazione del concorso “Il volontariato in Sardegna” bandito dal Csv Sardegna Solidale. L’iniziativa, che si ripete di anno in anno, ha lo scopo di «promuovere e favorire la conoscenza della realtà del volontariato e del terzo settore nell’Isola e di rappresentarne i molteplici aspetti attraverso la ricerca, lo studio e le pubblicazioni editorial.

Tra i premiati anche la giovane siniscolese Dolores Brais, partecipante al concorso con la tesi di laurea dal titolo «Le rappresentazioni sociali legate all'autismo: percezione e nuove prospettive nel lavoro sociale». Queste le sue parole:

Il mio lavoro di tesi affronta la tematica dell'autismo, non tanto da un punto di vista del disturbo, sebbene vengono tracciate le teorie al riguardo e i tratti caratteristici, quanto dal punto di vista della persona e del suo mondo vitale, con uno sguardo rivolto alle rappresentazioni del disturbo stesso. L'autismo, ancora oggi, è un mondo sconosciuto e i pregiudizi e gli stereotipi sono radicati all'interno delle nostre comunità, sia la persona che la sua famiglia vengono marchiate, per dirla con le parole del sociologo Goffman, e ciò crea sofferenza e solitudine. Il mio intento è stato proprio quello di andare a sondare come le istituzioni e i servizi rispondono a tale sofferenza, con uno sguardo particolare rivolto sull'operato dell'assistente sociale, per comprendere in che modo sia possibile costruire reti e sinergie sul territorio che consentano di promuovere il benessere e la qualità delle famiglie. Questo è stato possibile grazie alla mia esperienza di tirocinio professionale realizzato presso il Comune di Porto Torres seguita da un assistente sociale in qualità di supervisore. Il tirocinio è infatti un momento indispensabile per la formazione di un assistente sociale perché ti consente di coniugare la teoria e la pratica, acquisendo le competenze per svolgere la professione. Un percorso che per me è stato talmente importante tanto da portarmi a scegliere come relatori i due docenti di tirocinio, rispettivamente del corso di laurea l39 e lm87, il dr. Giorgio Fenu e la dr.ssa Angela Laconi, entrambi assistenti sociali. È stata l'esperienza di tirocinio, d'altra parte, ad offrirmi l'opportunità di ascoltare le famiglie e, in questa tesi, ho voluto dare voce alla loro sofferenza, paura, ma anche alla speranza e a tutto ciò che di bello nasce dall'associazionismo. Sono infatti gli incontri tra famiglie a rendere meno pesante la vita quotidiana e a restituire il sorriso. Questa è la forza della solidarietà e della reciprocità.

La cerimonia di premiazione dei finalisti si è tenuta presso l'Aula Arcari della Facoltà di Scienze Economiche. Intervenuti il presidente di Sardegna Solidale Gian Piero Farru, il presidente del Co.Ge Sardegna Bruno Loviselli, Giovanni Sistu della Facoltà di Scienze politiche di Cagliari e l’economista e formatore Gabriele Mereu.

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