Due mesi dopo il video da Predappio il Consiglio comunale unanime «riafferma il valore universale dell'antifascismo»

Mauro Piredda
22/12/2016
Attualità
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«Avete scritto nelle linee programmatiche che l'amministrazione comunale deve agire come un buon padre di famiglia. Ebbene, un buon padre di famiglia deve anche trasmettere dei valori ai propri figli». Con queste parole il consigliere Antonio Satta ha aperto la discussione consiliare di martedì pomeriggio per affrontare, a due mesi di distanza dalla pubblicazione di un video ripreso in quel di Predappio, questioni di carattere storico e politico legate al totalitarismo fascista.

«Chi vuole conoscere la storia – ha proseguito Satta – vada in via Tasso a Roma o nelle carceri italiane nelle quali morirono gli antifascisti. Il video pubblicato dall'assessore Fadda, gli elogi del presidente del Consiglio a Mussolini e, di straforo, il “mi piace” del sindaco a una foto ritraente un saluto romano, sono inaccettabili. Il fascismo è un crimine e nessuno della maggioranza si è dissociato da tali gesti. Il fascismo porta con sé un'idea di società razziale e anche nel nostro territorio si manifestano segni di intolleranza. Non basta che l'assessore dica che è stata una gag: io posso credere alla sua buonafede ma molti possono prendere esempio».

Citata la delibera 19 attraverso la quale il Consiglio del 15 marzo 2012 approvò la mozione presentata da Zente Nova avente per oggetto il «Valore universale dell’antifascismo, della resistenza e della Costituzione»: «Quella Costituzione – così Satta – è stata firmata da democristiani, liberali, socialisti e comunisti. E furono gli stessi comunisti a sconfiggere il nazismo a Stalingrado e a pagare il più alto tributo durante la Resistenza».

Intervenuti anche gli altri esponenti delle minoranze. Franca Pau, mettendo sul tavolo anche le questioni legate all'apologia, ha chiesto «onore e disciplina affinché l'amministrazione comunale sia da esempio nei confronti dei cittadini siniscolesi». «Ho tanti anni di esperienza – ha rimarcato Lucio Cartae mi sono confrontato anche con eletti del Msi, ma mai era successa una cosa simile. È ingiustificabile, ed è inaccettabile che nessuno abbia preso le distanze. Assessora e presidente del Consiglio devono dimettersi». Anche nell'intervento di Antonio Bidoni il rammarico per l'assenza di una «condanna»: «Il presidente del Consiglio – ha aggiunto – deve essere neutrale e rappresentare l'assemblea». Per Nino Fronteddu «il fascismo è stato uno strumento per cancellare la libertà; è sinonimo di repressione, omicidi, deportazione; ha introdotto una dottrina autoritaria; in alleanza con la Germania e il Giappone ha portato la guerra nel mondo; ha eliminato antifascisti come Gramsci e Matteotti. Chi non lo condanna è complice: l'assessore della Cultura deve essere una figura esemplare mentre il presidente del Consiglio deve essere una figura di garanzia e di equilibrio».

Per la maggioranza, la capogruppo Carla Pau ha dichiarato di «rinnegare fascismo e comunismo» reputando «sterili» le polemiche delle opposizioni: «occorre lasciar lavorare gli assessori».

Intervenuta, per la compagine governativa, anche l'assessora Paola Fadda: «Respingo ogni forma di totalitarismo, rossa o nera. Quel video è stata soltanto ilarità vacanziera. Riandrò a Predappio come a Mosca per visitare il mausoleo di Lenin, data la mia attività professionale».

Tali dichiarazioni non hanno convinto Satta che ha parlato di «non risposta della capogruppo»: «Prendiamo atto – queste le sue parole – che si fa di tutta l'erba un fascio anziché individuare nel fascio il problema. Assimilare fascismo e comunismo è un giochetto politico opportunistico, chiediamo che si voti un ordine del giorno di condanna del fascismo».

Sulla questione, prima di una breve pausa chiesta dalla maggioranza e prima delle operazioni di voto, è intervenuto Luigi Flori: «Approvare un dispositivo simile non ci è difficile».

Questo il testo approvato all'unanimità:

Il Consiglio comunale di Siniscola, nel richiamare anche la delibera n.19 del 15 marzo 2012, oggi, 20 dicembre 2016, riafferma il valore universale dell'antifascismo quale elemento condiviso e collante della società e vita democratica locale e nazionale; ripudia ogni gesto o azione che possa richiamare il fascismo.

Durante la seduta è intervenuto anche Giuseppe Murreddu, presidente dell'Anpi Siniscola, con la lettura di un testo.

 

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