Avvelenamento di gatti in località Minatorju. È quanto segnalatoci da alcuni residenti che, negli scorsi giorni, hanno dovuto prendersi cura dei propri amici a seguito di manfestazioni spasmiche, tremiti e forti emorragie. Cinque i casi accertati (tre i gatti che non ce l'hanno fatta), un cucciolo scomparso, e possibili ripercussioni anche per i randagi non censibili. La sintomatologia, stando a quanto riferito, parrebbe riconducibile alla somministrazione di veleno mescolato al cibo. L'ipotesi che circola tra i cittadini coinvolti è quella dell'avvelenamento intenzionale.
«Un fatto è certo – è quanto riferito da un residente –: chiunque utilizza i bocconi avvelenati in zone frequentate da altri animali vuole uccidere o se ne frega delle conseguenze. Questi episodi denotano la presenza di persone pericolose e antisociali disposte a tutto, a uccidere in modo orribile degli esseri viventi e, pure, alimentare il rischio che i bocconi avvelenati possano essere ingeriti dai bambini che vivono nelle zone dove vengono utilizzati. L’uccisione e il maltrattamento degli animali sono puniti dagli articoli 544 bis e ter del codice penale, con pene fino a due anni di carcere e multe di 30 mila euro».