Durante l'assemblea del 6 marzo rivolta agli «operatori economici di Siniscola, alla Pro loco, alle associazioni culturali e sportive locali, ai privati cittadini e a tutti coloro che intendono aderire», il presidente del Consiglio comunale (Luigi Flori) e l'assessora della Cultura (Paola Fadda) avevano spiegato ai presenti le motivazioni relative all'accorpamento di “Primavera in Baronia 2017” con la festa di San Giovanni.
«Circa due mesi e mezzo fa – così Flori –, la Camera di Commercio ci ha proposto due date, fine marzo e fine giugno. Non c'erano altre date disponibili in quanto è stata data priorità ad altri Comuni. Non ci sono motivazioni economiche nella nostra scelta in quanto anche a marzo avremmo impegnato la stessa cifra; né vogliamo togliere nulla al comitato che organizza la festa di San Giovanni». «A marzo - aveva aggiunto Fadda - fa ancora freddo e la gente non si sposta facilmente».
Scopo delle dichiarazioni dei due esponenti della Giunta Farris era anche quello di rispondere alle critiche avanzate nei giorni precedenti dai gruppi di opposizione Zente Nova-UpS e Siniscola insieme.
La questione è stata posta anche all'attenzione del Consiglio comunale di ieri pomeriggio tramite un'interpellanza del gruppo Identità e rinnovamento. «La manifestazione “Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia” – queste le parole della consigliera Franca Pau – che inizia ad aprile e finisce a giugno, a livello provinciale va programmata entro il 25 gennaio. A noi risulta che Siniscola aveva a disposizione anche le date del 15 e 16 aprile. E siccome sappiamo che si possono organizzare fino a tre eventi nei Comuni coinvolti nelle medesime giornate, le si potevano utilizzare. Non capiamo come abbiano fatto a proporvi fine marzo. Chiediamo quindi qual è stato il ruolo di Siniscola nella programmazione insieme alla Camera di Commercio e agli altri Comuni».