Antropologo, scrittore, giornalista, autore di numerose pubblicazioni inerenti ai mutamenti avvenuti nel tempo in Sardegna. Bachisio Bandinu, bitzichesu, sarà ospite questo pomeriggio della conferenza Ute per presentare “Sa manu de s'umbra”, romanzo autobiografico. «Unu contu ammajadu e profundu come si legge nella scheda della Domus de Janas - una testimonia de amore e de vida a sa terra nostra, a sa zente sarda de oe e de cras e a sos ómines de bona voluntade de sas àteras terras». Un libro - come asserito da Antonio Murru - «che ripercorre con un linguaggio pieno di lirismo e di intimità un percorso di vita che si snoda dal paese natio alle città dove poi è vissuto, ed in particolare la città di Milano, dove si è fermato per circa quindici anni».
«"Sa manu de s'umbra", - ha proseguito Murru - la storia di una vita, non poteva che essere scritto nella lingua dei sardi, quella che proviene dall'anima, dal più intimo sentire; "la lingua della mamma e del cuore" come dice Bachisio Bandinu. "S'umbra" accompagna dal primo vagito e dal primo pianto il bambino che nasce, il giovane che cresce e "s'omine" che poi diventa, accogliendo in questa parola l'identità di luogo e di tempo, il complesso sistema di relazioni che si intesse nella famiglia e nel proprio paese. Il percorso di vita si snoda e si scioglie nella visione della modernità che incombe e nel pensiero che ritorna alle origini, a quei fenomeni naturali che avevano tutti una mamma e che si disvelavano negli atteggiamenti fermi dei grandi e nelle parole segrete delle nonne, che combattevano con esse la malasorte e il malocchio e qualsiasi malattia. Il libro di Bandinu, pur partendo da una prospettiva individuale, quale può essere una autobiografia, con il suo linguaggio intessuto di lirismo e di echi fantastici provenienti dal proprio paese e dalla propria anima, si inserisce però a ragione nel grande discorso della lingua e della identità del popolo sardo, delle quali lo studioso bittese è grande protagonista ed interprete. Una bellissima occasione per sentire la voce narrante di un grande sardo e tuffarci in quella che è la nostra vera identità, "s'umbra" che ci deve seguire e accompagnare durante l'arco della nostra vita, per non perderci nella solitudine delle strade del mondo, piene di luci e di rumori, ma disperatamente denza anima e senza radici.
Appuntamento questo pomeriggio alle 17:30 presso la Biblioteca comunale.