È in corso da ieri, a Parigi, la riunione del Consiglio internazionale di coordinamento del programma Mab Unesco per designare le nuove riserve di biosfera che si dovranno aggiungere alle attuali 669 dislocate in 120 paesi del pianeta. I lavori termineranno giovedì 15.
Tra le 28 proposte di nuove riserve (e di ampliamento di quelle già esistenti) vi anche è quella del Parco di Tepilora, dei territori del Rio Posada e del Montalbo.
Il riconoscimento ufficiale arriva a seguito di un iter contraddistinto da:
- una fase preliminare esplorativa avviata dai Comuni aderenti al Parco Tepilora (Bitti, Posada, Torpè e Lodè) in collaborazione con il ministero dell'Ambiente;
- l'approvazione delle dichiarazioni di interesse da parte di 12 Consigli comunali (oltre a Bitti, Posada, Torpè e Lodè anche Buddusò, Budoni, Onanì, Padru, Siniscola, Orune, Osidda e Alà dei Sardi);
- l'adesione alla candidatura da parte della totalità dei 17 Comuni coinvolti (oltre ai dodici citati - compresa Siniscola – si sono aggiunti Galtellì, Irgoli, Loculi, Lula e San Teodoro);
- la consegna del dossier al ministero dell'Ambiente da parte del presidente del Parco Graziano Spanu e dei primi cittadini di Posada, Bitti e Torpè (avvenuta il 14 settembre 2016);
- l'invio del documento a Parigi (entro il 30 settembre) per la candidatura ufficiale. Alla base del parere positivo del Consiglio Mab la valutazione fornita dallo Iacbr (International advisory committee for biosphere reserves).
Il progetto Mab (il cui acronimo è Man and the biosphere) è stato promosso nel 1971 allo scopo di individuare e certificare nel mondo i territori più idonei alla sperimentazione e realizzazione di nuove idee per lo sviluppo sostenibile.
Con la consegna del riconoscimento, che avverrà domani, il Parco di Tepilora, dei territori del Rio Posada e del Montalbo diviene la prima riserva Mab Unesco in Sardegna.