POSADA. Di fronte a un folto pubblico accorso nei pressi della chiesetta di San Giovanni è andato ieri in scena un perfetto miscuglio di rock e solidarietà organizzato dall'associazione Isperas. Il ricavato, andato a sostenere le cure del piccolo Tommaso, ha trovato la sua sorgente nelle good vibrations dei Maurilios, la band del patron del Cagliari Massimo Cellino. Un repertorio di cover dal rock più classico (Creedence Clerwater Revival) ai classici del soul motown (Marvin Gaye) passando per Radiohead (Creep) e Cardigans (My favourite game). Fino a quando non si annuncia l'entrata in scena del chitarrista svedese Kee Marcello, componente della storica band Europe a seguito della dipartita di John Norum dopo il successo del singolo “The final countdown”. Ed è proprio con quel pezzo che i Maurilios e Kee hanno iniziato la loro piccola scaletta conclusasi con l'altra hit del combo svedese, la ballad “Carrie”. E mentre il chitarrista (e cantante) rimane sul palco ecco che entra in scena la sezione ritmica dei Deep Purple. Il bassista Roger Glover e il batterista Ian Paice sono stati la colonna del periodo in cui la band britannica ha sfornato quelli che sono considerati i loro evergreen: “In Rock”, “Fireball”, “Machine Head”, e il live album “Made in Japan”. Ma lo sono tuttora nell'attuale formazione che vede Ian Gillan alla voce, Steve Morse alla chitarra e Don Airey all'hammond. Dopo una presentazione di rito ecco il classico incedere ritmico di “Highway star”, il classico pezzo con cui i Purple aprono i loro show. C'è da dire che la bravura di Kee Marcello è riuscita a rimpiazzare la grinta vocale di Gillan ma non i barocchismi chitarristici di Ritchie Blackmore. Ma ci può stare, Blackmore e pur sempre Blackmore (e questo lo sa pure Steve Morse...). A ruota “Black night” e per chiudere “Smoke on the water”, con Cellino che, tra i mostri presenti sul palco, prova a dare il suo contributo con la sua Stratocaster. Dopo loro i Maurilios hanno accompagnato la serata alla sua chiusura con altri classici lasciando il pubblico soddisfatto per aver passato qualche ora all'insegna del buon rock e per aver contribuito a una giusta causa.