Alla vigilia dei dibattiti consiliari di Siniscola e Posada, Federalberghi e Faita Federcamping della Confcommercio Nuoro Ogliastra hanno manifestato la loro contrarietà in relazione all'istituzione dell'imposta di soggiorno.
«È bastato un piccolo spiraglio - è quanto si legge nella nota - dato dalla “manovrina” del Governo, neanche un mese fa, e subito i Comuni si sono precipitati ad istituire l’imposta che grava sul turista e crea pastoie burocratiche alle strutture ricettive ufficiali. In sostanza viene tassato il turismo ufficiale, ovvero quello che transita per le strutture trasparenti, mentre il turismo invisibile, quello che attraversa le seconde case e tutta l’accoglienza in nero non viene toccato. Si potrebbe dire che “piace vincere facile” e anziché stanare gli abusivi si prende per il naso chi già paga ad esempio l’Iva sui prezzi».
«Andare avanti imperterriti - prosegue il documento -, imponendo ad albergatori e a tutte le strutture ricettive di ergersi a sostituto di imposta per una manciata di migliaia di euro è veramente una mancanza di rispetto verso il turista e verso le imprese».
Secondo Federalberghi e Faita, «le somme che si andranno a raccogliere saranno veramente ridicole e non cambieranno le sorti del turismo a Siniscola e Posada. La promessa che i soldi raccolti verranno utilizzati per il turismo non ci conforta visto che l’imposta di soggiorno non è una tassa di scopo».
Inoltre, per le due associazioni, «questa gabella ha un effetto psicologico negativo importante sul turista e toglie ulteriori margini di competitività rispetto a territori molto più attrattivi e con disponibilità di servizi. Chi racconterà al turista che i Comuni hanno deciso di mettere questa gabella e quindi la tariffa giornaliera aumenta? Non vorremmo che per non pregiudicare le cose ed i rapporti con il cliente, qualche imprenditore si trovasse a dover mettere di tasca propria l’imposta di soggiorno. Sarebbe un disastro».
Pur manifestando comprensione in merito alle difficoltà economiche degli Enti locali, Federalberghi e Faita Federcamping hanno ribadito che «aumentare le tasse è più facile che diminuirle, tassare il visibile è più facile che combattere l’abusivismo e, soprattutto, creare disagi e malumore con annunci in piena stagione e quanto mai inopportuno».
«Occorre riflettere ancora – conclude la nota – prima di prendere definitivamente questa decisione, ma al contrario le amministrazioni comunali dei due comuni hanno di fatto deciso già tutto prese dalla fretta di doversi assicurare questi soldi per la prossima stagione».