"At a bènnere veranu a caentare", Vittorio Sella terzo al "Tiu Finu" di Romana

Mauro Piredda
07/09/2017
Arte
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Ma no at a istentare su caentu veranile
chi ischitat s'alenu 'e sa luche 'e su sole
Che mama amorosa at a donare in su patente
ozas virdes in totu sas cambas e visos
de novas creaturas in desizu de cras

Sono i cinque versi finali di "At a bènnere veranu a caentare", poesia di Vittorio Sella volta a denunciare il pericolo della scomparsa dei piccoli centri sardi. Con tale componimento, lo scrittore siniscolese-bittese si è aggiudicato recentemente il terzo premio del concorso letterario "Tiu Finu Piredda" di Romana conquistando la giuria presieduta da Franco Piga e composta da Gavino Loria, Domitilla Mannu, Giuseppe Tirotto e Giangavino Vasco.

«È un componimento - queste le parole di Sella - carico di speranze circa il futuro de sas biddas nostras. Attraverso i miei versi voglio soffermarmi sulle problematiche contemporanee. La poesia - ha concluso lo scrittore - è un mezzo per poter denunciare ciò che non funziona nella nostra società».

Sella, recentemente premiato anche al “Paulicu Mossa” di Bonorva, riceverà due menzioni d'onore nelle premiazioni di altri due concorsi: a Ittiri l'11 settembre con il racconto “Su postale pro Terranoa”; a Bortigali il 14 ottobre con la poesia “Sa funtana de sos bisos meos”.

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