Un secolo fa, nell’anno e nel mese di una rivoluzione ai cui ideali aderiva (iniziò la sua battaglia pedagogica sulla scia delle teorie dell'educatore sovietico Anton Semenovyč Makarenko), nasceva Albino Bernardini. Il maestro siniscolese, a Lula come a Pietralata, aprì il mondo della scuola alle esigenze di cambiamento che maturavano nella società interpretando l'insegnamento come missione sociale e applicando la partecipazione degli alunni al processo narrativo e formativo.
Per l’occasione, l’omonimo istituto comprensivo di Sa Sedda e l’Itcg Oggiano, insieme alla fondazione “Le Scuole”, organizzano per venerdì 10 e sabato 11 una due giorni di celebrazioni. Durante la prima giornata, dalle 15,30 presso l’auditorium dell’Oggiano (in via Pietro Micca), è previsto il convegno coordinato da Bachisio Porru (presidente della fondazione).
Dopo i saluti del sindaco Farris, dei dirigenti dell’Oggiano e del Bernardini (Andrea Fadda e Carlo Orrù) e del figlio Franco, sono previsti gli interventi dei docenti universitari Pino Boero (“Dagli anni ‘50 del 900: idee per una rivoluzione pedagogica”), Carlo Felice Casula (“Dalla periferia d’Italia alla periferia della capitale”), Filippo Sani (“Immagini del maestro elementare nella Sardegna degli anni ‘50”), Susanna Barsotti (“Albino Bernardini, scrittore per l’infanzia”). In programma anche le relazioni dei giornalisti Antonio Rojch (“Le dolci bacchette. L’ultima intervista”) e Tonino Oppes (“La televisione scopre il maestro di Pietralata”). Chiuderanno il dibattito Walter Fochesato dell’Accademia Belle arti di Macerata (“L’illustrazione per l’infanzia negli anni di Albino”) e Bachisio Porru (“Per una nuova edizione del Premio di letteratura per l’infanzia”).
Spazio agli studenti durante la seconda giornata di celebrazioni (che si terrà al Bernardini di via Sarcidano). Dalle 9.30 alle 10.30, i ragazzi delle quinte A e B della primaria di Sa Sedda proporranno una lettura animata del brano “Ma la scuola è nemica?”. Dalle 10.30 alle 11.00, la quinta A di La Caletta presenterà un racconto. La quinta C (dalle 11.00 a mezzogiorno) proporrà invece una rappresentazione teatrale (“Eshbal: i figli dei leoni”) liberamente ispirata a “Le bacchette di Lula”. Dalle 12.00 in poi toccherà ai ragazzi della secondaria di primo grado (I A, II e III B) cimentarsi in alcune letture degli scritti dell’indimenticato maestro.
La scuola di Sa Sedda è stata intitolata a Bernardini durante la cerimonia ufficiale tenutasi il 20 febbraio del 2016. Per l'occasione, presenti le autorità civili, militari e religiose; la dirigente Fiorella Ricciardi aveva dichiarato che tale iniziativa non era un punto di arrivo, ma «un punto di partenza».