Quarta di campionato con una nuova sconfitta per le ragazze Under 14 del Centro Basket Siniscola in trasferta al Pala Simula di Sassari. «Abbiamo affrontato una delle squadre più forti – ha affermato l’allenatore Alessandro Puggioni –. La Dinamo 2000 è arrivata alle finali regionali under 13 lo scorso anno. Il risultato finale era quasi scontato visto il divario fisico e tecnico fra le due squadre, tuttavia per i primi 2 tempi il risultato era abbastanza equilibrato con le sassaresi che costruivano un vantaggio di 15 lunghezze a metà partita».
Non era invece scontato quanto accaduto negli spogliatoi. «A metà del terzo quarto – ha proseguito Puggioni –, una ragazza andata negli spogliatoi per prendere qualcosa dalla borsa si accorge che c'erano tutte le borse aperte e mancavano telefoni cellulari e portafogli. Qualcuno, approfittando dell'inizio della partita, si è introdotto nello spogliatoio e ha fatto razzia di quanto di valore che ha trovato. A quel punto la partita è stata momentaneamente sospesa perché le ragazze scioccate e incredule per la notizia non volevano più proseguire l' incontro. I genitori che assistevano alla partita dagli spalti hanno subito chiamato la polizia per denunciare l'accaduto. Vorrei aggiungere la pericolosità della situazione se malauguratamente una ragazza fosse entrata nello spogliatoio e avesse trovato il ladro all'opera. I dirigenti della Dinamo 2000, increduli, si sono scusati a nome della loro società per l' accaduto. Dopo le varie deposizioni dei testimoni la partita è stata portata a termine nella tristezza più totale e vinta dalle sassaresi».
Di seguito il comunicato della Ichnos Nuoro, società alla quale è affiliato il Centro Basket Siniscola
2017. VERGOGNA! Quinto anno di progetto sportivo nel comune di Siniscola. Centro Minibasket ormai avviato e con tanti e tante bambini/e che si sono affezionati al nostro sport in un luogo dove non si praticava. E noi? Noi felici e impegnati nel nostro compito ad alta responsabilità educativa, riferito anche alle famiglie, inserite in un meccanismo virtuoso di messaggi positivi, ricco di accoglienza, condivisione, crescita collettiva.
Partecipiamo per il primo anno ad un campionato di basket e abbandoniamo con il gruppo di ragazzine più grandi il Minibasket. Dai ragazze, ci confrontiamo con le vostre coetanee di tante altre città e paesi della Sardegna, vi divertirete a sfidarle, a mettervi alla prova nel bellissimo contesto del nostro sport.
E poi? Poi capita che vai a giocare la tua seconda partita in trasferta, e durante lo svolgimento qualcuno si introduce ( in una palestra Comunale di Sassari ) negli spogliatoi e ti svuota tutte le borse, ruba il contenuto, soldi, tutti i telefoni cellulari, e liberamente si allontana indisturbato. Siate empatici o voi che ci leggete, provate a immaginare quello che possono aver provato queste ragazzine di 11/12/13 anni nel vedere quello che è successo. Quali sentimenti li hanno pervase? Che ripercussioni ci saranno nel loro modo di vedere il mondo dello sport? Con quali occhi guarderanno il prossimo ogni qualvolta dovranno giocare in un nuovo posto? Cresciute in un contesto protetto, dove chi le allena cura attentamente gli aspetti socio relazionali.......
Tutte belle parole che ovviamente sono state spazzate dalla dura realtà di un mondo sporco, lurido, senza alcun riguardo per le più normali regole del vivere civile, per due spiccioli miserabili e otto telefoni che ben poco potranno essere usati, ma che per le piccole proprietarie erano qualcosa di molto molto più importante come per tutte le loro coetanee di questo mondo cosiddetto "evoluto".
A parte le responsabilità dirette di chi non controlla in una struttura pubblica chi possa accedere negli spazi riservati, di chi da ormai per normale il fatto che ti debba cambiare e portare tutta la roba in panchina "perché non si sa mai con la gente che gira", come se fosse una cosa normale e scontata, vorremmo mettere in evidenza la pochezza e la debolezza del nostro agire quotidiano, in confronto al menefreghismo, al lassismo, alla stupidità sociale di chi invece del nostro agire dovrebbe giovarsi e farsi forza.
L'autore del furto è solo l'ultimo anello di una catena di responsabili, sebbene il più ridicolo, misero, vigliacco, debole, ignorante, povero nell'anima soggetto che si possa incontrare nel proprio cammino.
Spieghiamo adesso tutti insieme a queste belle e ingenue ragazzine, che lo sport è rispetto, gioia, regole e fair play.
Spieghiamolo tutti insieme.