«Il Consiglio comunale impegna la Giunta a valutare, con l’eventuale coinvolgimento dei Comuni limitrofi, le procedure per l’affidamento di un incarico ad apposita ditta specializzata, o Università o centro di ricerca, per monitorare costantemente la qualità delle acque immesse nella rete pubblica al fine di garantire un adeguato controllo delle stesse fornite al consumo umano».
I contenuti del dispositivo, approvato da una delle ultime sedute consiliari siniscolesi, sono stati portati all'attenzione della precedente Conferenza dei capigruppo dalle opposizioni. «Il punto - come da introduzione del presidente del Consiglio Luigi Flori - è stato richiesto dal consigliere Fronteddu».
Ed è stato lo stesso esponente di Zente Nova - Unione per Siniscola, a parlare di «condizione di non potabilità che interessa da tanti anni la comunità». Da qui la proposta: «L’amministrazione comunale deve incaricare un soggetto autorevole che, quando fa questo lavoro di monitoraggio, produca risultati che siano attendibili. Questa verifica deve poi essere in qualche modo comparata con gli esiti degli esami delle altre istituzioni, tra cui la Asl».
«È un tema attuale e sentito da tutto il Consiglio», ha aggiunto Marco Fadda, della maggioranza. Il vicesindaco si è soffermato anche sul «miglioramento» della qualità dell’acqua: «Sono infatti diminuite - ha aggiunto - le ordinanze di non potabilità, nonostante non siano mancati problemi in riferimento alla quantità». L’estate scorsa diverse interruzioni di erogazione hanno interessato il territorio, specialmente nella frazione di La Caletta.
La discussione sul punto è stata affrontata anche dal punto di vista delle finanze locali: «Come amministrazione – ha rimarcato l’assessora Paola Pipere - ci prendiamo l’impegno di verificare il costo dell’incarico e, in sede di approvazione di bilancio, decidere insieme da quale capitolo prelevare i soldi».
Fuori dal Consiglio comunale, la proposta di affidare un incarico esterno nasce dal medico siniscolese Franco Floris: «Affidiamoci - queste le sue parole durante un’assemblea pubblica dello scorso autunno - a un laboratorio autorizzato dal giudice anche durante i periodi nei quali l’acqua è considerata potabile».
Secondo il Consiglio comunale, come da premessa all’ordine del giorno approvato, «un controllo attraverso una propria ditta di rilevamento da parte del Comune non può che creare le condizioni di un migliore monitoraggio ed una verifica più puntuale, sia in ordine alla conformità che alla rilevazione di parametri fuori norma».