Bandi comunali, Zente Nova-UpS contro la giunta Farris: «Le clausole penalizzano le imprese siniscolesi»

Mauro Piredda
07/11/2018
Attualità
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Si riaccende la discussione consiliare sul tema dei bandi comunali. Il gruppo Zente Nova - Unione per Siniscola tira in ballo la maggioranza Farris definendola «una sartoria che cuce abiti su misura». Dopo aver ricordato il bando sui parcheggi e i suoi requisiti («per il triennio 2015/2017 chiedevano un fatturato minimo annuale conseguito di importo non inferiore ai 500mila euro»), il raggruppamento rappresentato in aula da Antonio Satta e Nino Fronteddu ha puntato il dito contro le nuove condizioni per la gestione del servizio mensa scolastica: «Le ditte partecipanti - affermano i due eletti - per servizi analoghi a quello dell’appalto, devono avere reso tali servizi per un importo complessivo di 846mila euro nel triennio precedente. In questo modo, come per i parcheggi, nessuna azienda siniscolese del settore della ristorazione potrà partecipare alla gara». Secondo gli esponenti di Zente Nova - UpS, l’articolo 83.4.a del decreto legislativo 50 del 2016 dà alle amministrazioni comunali la possibilità e non l’obbligo di «richiedere che gli operatori economici abbiano un fatturato minimo annuo, compreso un determinato fatturato minimo nel settore di attività oggetto dell'appalto».

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