Ha 49 anni, è titolare di un'agenzia immobiliare a La Caletta e ha la passione per la corsa. Precisamente per le maratone. Evangelino Chessa ha un obiettivo: partecipare alla New York Marathon 2014.
«Ho fatto la mia ultima gara alle medie. Dopo, il buio fino ad un anno fa, quando alcuni miei clienti di Brescia mi hanno invitato a partecipare alla maratona». Così inizia un lungo percorso di allenamento in Sardegna e la promessa di incontrarsi a marzo per la gara: «Mi sono allenato con loro per tutto il mese di luglio, loro partono e mi fanno promettere che ci saremmo visti a Brescia per la maratona di marzo. Continuo ad allenarmi e mi faccio male, molto male. Ma la promessa è promessa: mi faccio visitare e mi prescrivono i plantari; così riprendo a correre, ma sopraggiunge affaticamento muscolare e mi fermo. Chiamo gli amici, spiego la situazione e mi inviano una tabella da seguire. Seguo la tabella e vado a Brescia per la maratona. E qui dico: viva l'incoscienza! Veramente, non sapevo cosa stavo facendo: inizio a correre, non finiva più, al 35° km mi viene una crisi di fame spaventosa (la famosa crisi), ho mangiato delle banane (e anche la buccia) e ho proseguito, al 36° km crampi alla gamba destra, mi stiro e riprendo. Al 37° crampi alla gamba sinistra, completamente bloccato. Mi son detto: è finita. Mi stiro, faccio un po' di stretching e riparto, i dolori erano terribili, riprendo il ritmo e faccio gli ultimi chilometri stremato. Sono finalmente arrivato dopo 4 ore e 25 minuti. Le 4 ore più lunghe della mia vita. Solo dopo solo 3 mesi di allenamento reale ho fatto una maratona e sono arrivato prima dei miei amici. Quella notte non ho dormito a causa dei dolori e il giorno seguente non riuscivo a salire sull' aereo. Ho fatto tutto da solo non mi ha seguito nessun allenatore».
Poi è stato il turno di Berlino: «Berlino è stata un altra scommessa, mi sono preparato da solo, informandomi e mettendo in pratica un allenamento consone alla maratona con un' alimentazione adeguata. Questo mi ha permesso di recuperare 20 minuti. Su 40mila partecipanti mi sono aggiudicato la 17milesima posizione dopo 8 mesi circa di preparazione. Ero da solo quindi ho affrontato la maratona con calma e serenità; non ho dato il massimo. Non ho avuto crampi né crisi, e durante la notte ho dormito». Attualmente, la meta di Evangelino Chessa è la maratona di New York. «Mi sto preparando insieme ad un vecchio campione di Siniscola che è stato anche campione nazionale in Germania. Credo, anzi ne sono sicuro, che recupererò altri 30 minuti. Ma c'è una nota dolente: servono 4mila euro. Molti imprenditori hanno promesso di finanziarmi ma si tratta di poco rispetto alla cifra totale, così mi è venuta l'idea di chiedere un piccolo contributo alla popolazione per poter avere una maglia che rappresenti la nostra comunità e presentarla alla stampa insieme agli sponsor. E se avanzerà denaro, al mio ritorno organizzerò un rinfresco per tutti. Tra qualche mese chiudono le iscrizioni alla Marathon 2014: è possibile sostenermi con un piccolo contributo intestato a EVANGELINO CHESSA - C.C. IT 09 R076 0117 3000 0001 4987 093 - POSTE ITALIANE- LA CALETTA». L'aspirante partecipante conclude con un augurio: «Spero che la mia avventura serva a far capire ai giovani che non devono arrendersi mai. Che se si ha la volontà, è possibile ottenere tutto».