Diventare fumettista è il sogno di molte persone appassionate di disegno e di narrazione. Si tratta di un lavoro creativo, che unisce l’arte visiva alla scrittura, e richiede dedizione, pratica e una buona conoscenza del settore editoriale.
In questo articolo vediamo cosa studiare per intraprendere questa carriera e quali sono i primi passi concreti per iniziare.
Che cosa fa un fumettista
Il fumettista è l’autore di fumetti, ovvero di storie raccontate attraverso una sequenza di immagini e testi. Può occuparsi solo del disegno, solo della sceneggiatura, oppure di entrambe le cose. Nel mondo professionale è frequente la collaborazione tra più figure, come sceneggiatori, disegnatori, coloristi e letteristi.
Il fumettista può lavorare in diversi ambiti: editoria per ragazzi, riviste, graphic novel, webcomic o autoproduzione.
Le competenze da sviluppare
Per diventare fumettisti servono varie competenze, tra cui:
- disegno anatomico e prospettico
- composizione della tavola e uso delle inquadrature
- conoscenze base di sceneggiatura
- capacità di gestire il ritmo narrativo
- familiarità con tecniche tradizionali e digitali
Non è necessario saper disegnare in uno stile realistico, ma è importante sviluppare un linguaggio grafico personale ed efficace.
Cosa studiare per diventare fumettista
Chi vuole diventare fumettista può scegliere tra diversi percorsi formativi. Esistono scuole di fumetto in molte città italiane, sia pubbliche che private, che offrono corsi triennali o master. Alcuni esempi sono la Scuola Internazionale di Comics, la Scuola del Fumetto di Milano o l’Accademia di Belle Arti con indirizzo fumetto o illustrazione.
Anche l’autodidattica è una via percorribile. Molti professionisti hanno imparato attraverso manuali, video tutorial, corsi online e tanta pratica. La cosa importante è costruire un portfolio che mostri le proprie capacità narrative e grafiche.
Come iniziare a farsi conoscere
Oltre allo studio, è fondamentale iniziare a pubblicare. I social network e le piattaforme online permettono di condividere le proprie tavole e costruire un pubblico. Instagram, Webtoon, Tapas e Behance sono strumenti utili per farsi notare.
Partecipare a fiere, concorsi o progetti collettivi può essere un buon modo per creare contatti. L’autoproduzione di piccoli albi o zine consente di mettersi alla prova con l’intero processo editoriale.
Come si lavora nel mondo del fumetto
La maggior parte dei fumettisti lavora come freelance. Le collaborazioni possono avvenire con editori, riviste, agenzie pubblicitarie o clienti privati. In alcuni casi si viene pagati a tavola o a progetto, in altri si ricevono royalty sulle vendite.
Il lavoro è spesso discontinuo, soprattutto all’inizio. Per questo è utile affiancare il fumetto ad altre attività legate al disegno, come l’illustrazione o l’insegnamento.
La Partita IVA per i fumettisti
Chi lavora come fumettista in modo continuativo deve aprire una Partita IVA. È obbligatoria se si emettono fatture con regolarità e si superano determinati limiti di reddito.
Molti fumettisti scelgono il regime forfettario, che prevede una gestione semplificata, tasse ridotte e minori obblighi contabili. Nel caso del forfettario, si applica un’imposta sostitutiva (di solito al 15%, ridotta al 5% per i primi 5 anni in alcune condizioni) sul reddito imponibile calcolato con un coefficiente fisso.
Per semplificare tutta la parte fiscale e burocratica, esistono servizi come Fiscozen, che supportano chi ha Partita IVA nella gestione delle dichiarazioni, delle scadenze e delle fatture, offrendo anche consulenza personalizzata.
Quanto si guadagna
Il guadagno di un fumettista varia molto. Chi lavora per una grande casa editrice può ricevere un compenso fisso per tavola o percentuali sulle vendite. Nel mondo dell’autoproduzione, invece, le entrate dipendono dalla capacità di promuovere e vendere i propri albi.
Non è raro che i primi anni siano poco redditizi. Con l’esperienza, la visibilità e un portfolio solido, si possono costruire collaborazioni più stabili e ben pagate.
Consigli pratici per chi comincia
Chi vuole iniziare dovrebbe:
- disegnare ogni giorno, sperimentando stili diversi
- leggere tanti fumetti, di generi e autori vari
- imparare le basi della narrazione visiva
- creare storie brevi da condividere online
- costruire un portfolio professionale
Anche l’abitudine a ricevere e dare feedback è importante per crescere. Un fumettista deve saper raccontare, comunicare emozioni e coinvolgere il lettore.
Diventare fumettista è un percorso che richiede impegno, studio e pazienza. Non basta saper disegnare: serve anche la capacità di narrare e la volontà di migliorarsi continuamente.
Con i giusti strumenti, l’approccio pratico e una buona organizzazione del lavoro (anche da un punto di vista fiscale), è possibile trasformare questa passione in una vera professione.