Micro discariche amianto, Celentano: «nessuna sottovalutazione del rischio»

«non si può non richiamare l'attenzione della Regione»

Gianfranca Orunesu
07/04/2014
Attualità
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È un problema che da tempo desta la preoccupazione dei residenti: le  micro discariche di amianto che giacciono in varie zone del siniscolese.  A tenere alto l'allarme anche il gruppo di opposizione Zente Nova che in un recente comunicato ha elencato anche una serie di proposte: «la mappatura di tutti i siti nei quali sono presenti discariche di cemento amianto ed eternit;  la predisposizione di un Piano urgente per la rimozione e la messa in sicurezza delle aree interessate dalla contaminazione; la promozione di un adeguata e corretta informazione sui pericoli connessi all’amianto e sulle modalità operative per la rimozione e /o messa in sicurezza; l'individuazione delle eventuali agevolazioni e/o esenzioni tributarie, al fine di ridurre le spese a carico dei cittadini e delle imprese per le opere di rimozione».
Così commenta Celentano: «Nella Regione Sardegna al momento sono vigenti  solamente le "direttive generali per la redazione del piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell'ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto", redatte in ottemperanza all’articolo 10 della Legge 257/92, al D.P.R. 8 agosto 1994, articolo 1, nonché alla Legge regionale n. 22/2005 recante “Norme per l’approvazione del Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto”. A tutt’oggi Il Piano Regionale  non risulta predisposto ed i Comuni  non sono stati mai destinatari diretti di finanziamenti»«La RAS nel 2006 ha stabilito la procedura per il  censimento di tutti i siti del territorio regionale interessati alla presenza di amianto, incaricando i Dipartimenti di Prevenzione di ciascuna ASL  per valutare il grado di pericolosità e pianificarne la successiva bonifica, stabilendo nel contempo di eseguire il censimento-mappatura con priorità per le condotte in cemento-amianto sul territorio regionale e successivamente quello  degli edifici pubblici, industriali attivi e dismessi, edifici privati, civili, agricoli. Sulla base di quanto premesso,  i dipartimenti  di prevenzione delle ASL sono impegnati costantemente nel controllo delle condizioni di salubrità  ambientale  e di sicurezza, compresa la vigilanza sanitari sugli ex-esposti ed esposti ai pericoli  del rischio amianto. Il censimento-mappatura pertanto è stato realizzato con il sistema SIT su base territoriale  ed è esistente.  Nelle more della Predisposizione del Piano Regionale - prosegue il primo cittadino - la Provincia di Nuoro ha provveduto al finanziamento di diversi interventi di bonifica, dando priorità alle scuole. Ha pubblicato diversi bandi finalizzati all’incentivazione  di interventi di rimozione  e smaltimento dell’Amianto da fabbricati privati ed edifici di proprietà pubblici, dando priorità alle Scuole. I comuni hanno partecipato tutti, i privati in misura minimale. Il  Comune di Siniscola partecipando con propri progetti  a tali bandi ha intercettato le risorse ed ha rimosso l’amianto in diverse scuole cittadine. Per la Comunicazione e l’informazione nel recente passato , in base al Piano Informativo Regionale e Provinciale, con il coinvolgimento anche dei Comuni, sono state fornite le notizie principali tramite fogli informativi , anche con l’impegno dell’Associazione Provinciale Esposti Amianto ( AIEE). Attualmente il Comune, per quanto di competenza, ha già predisposto un censimento ed elaborato un  Piano di bonifiche ambientali  dal rischio amianto, per un importo di € 44.000,00 ( delibera G.M. n. 6 del 14 Gennaio 2014). Questo per significare che vi è stato e non vi sarà alcuna sottovalutazione del rischio». Secondo Celentano «Non vi è dubbio che la strategia della comunicazione e dell’informazione sui rischi legati alla presenza di amianto va sempre mantenuta viva, però, nel contempo non si può non richiamare l’attenzione della Regione ad adempiere quanto previsto dalla normativa vigente predisponendo il Piano Regionale Amianto  e prevedendo risorse ad hoc per liberarci dal rischio». La situazione è critica: «I rifiuti di amianto in Sardegna sono secondi solamente a quelli dei Rifiuti Solidi Urbani. In Sardegna sono stati rimossi Kg 13.854.061 di amianto, restano da rimuovere altri  168.852.676 Kg. Da qui si evince che l’amianto costituirà un problema ancora per lungo tempo. Le previsioni fanno presagire un picco di incidenza e di mortalità atteso entro il 2020 per i nati del 1940 e 1950 non appena sarà trascorso il periodo di latenza. Il Comune sta elaborando un Sito “Siniscola Ambiente e  Salute” per dedicare ai cittadini pagine informative su tali temi, per continuare a sviluppare nella popolazione la consapevolezza non solo del problema amianto che va smaltito secondo regole certe e tecniche adeguate ma anche di altri, al fine di  coinvolgere maggiormente  i cittadini nella denuncia dei siti dove l’amianto è presente» conclude la nota. 

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