TORPÈ - Per la diga di Maccheronis, in origine, i lavori si sarebbero dovuti concludere nel 2009. Proseguiti invece oltre quella data, hanno visto un'interruzione nel settembre 2013. Due mesi dopo, l'alluvione ha colpito l'alta Baronia riaccendendo i riflettori sullo stato dei lavori e sulla sicurezza del sito, sebbene il Consorzio di bonifica della Sardegna centrale eviti qualunque collegamento sostenendo che la diga in quei giorni non ha subito danni. Recentemente è emerso che la Maltauro, la ditta che vinse l'appalto con un ribasso del 4%, è coinvolta nello scandalo tangenti legato all'Expo 2015. Il patron della ditta, l'imprenditore vicentino Enrico Maltauro, è stato arrestato l'8 maggio scorso assieme ad altre 6 persone, proprio nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Milano. Il costruttore sarebbe stato coinvolto per aver versato denaro per un appalto aggiudicato. Secondo i pm, avrebbe versato «30-40mila euro al mese» in contanti o come fatturazione di consulenze alla ''cupola degli appalti". Intanto la vicenda arriva a Montecitorio con un “question time” del deputato di Borore Michele Piras (di Sel, il partito che alle regionali candidò il sindaco di Torpè Antonella Dalu). Nell 'interrogazione al ministro per le Infrastrutture, che evidenzia le «molteplici ed inascoltate segnalazioni degli amminstratori locali», si chiede al Governo «come intenda procedere per la pronta messa in sicurezza e completamento della diga».