Il pittore Emanuele Fenu: «Le parole chiave della mia mostra? Ironia e semplicità»

Le opere di "Pake" resteranno in esposizione fino al 31 ottobre

Gianfranca Orunesu
07/10/2014
Arte
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LA CALETTA - L'appuntamento con l'arte dell'affermato pittore muralista Emanuele Fenu non si è concluso il 30 settembre come da programma: la mostra Pake, infatti, è stata prorogata fino al 31 ottobre, pronta ad accompagnare i visitatori anche nella stagione autunnale presso i locali de La Colmena.
Tra i lavori esposti  la collezione “Passeggiata nel quartiere”, cuore pulsante di atmosfere serafiche; non una pace finta e ovattata bensì autentica, sbocciata da «piccoli e preziosi attimi, quelli genuini», accompagnata da una serie di opere frutto dell'estro artistico. Frequente la tecnica mista dove olio e penna a sfera si incontrano dando origine a tele parlanti in cui i personaggi paiono comunicare fra loro, uniti da un filo particolare, pur dimorando in quadri differenti. E accanto ai protagonisti di “Una passeggiata nel quartiere” compaiono alcuni personaggi di “Digrassia”, nelle parole del pittore volutamente “brutti”, «personaggi che incarnano l'ipocrisia e i lati oscuri che noi umani abbiamo nei confronti di ciò che ci circonda».
Tra i pennelli è dunque possibile respirare “sa pake” e ammirare al contempo i percorsi dell'animo umano con tutte le autentiche contraddizioni che, proprio con l'animo, vivono in simbiosi.  Due sentieri che si intrecciano in un binomio: «Ironia e semplicità. Sono queste le parole chiave della mia mostra». E fra colori e tratti di penna semplici ma eloquenti,  questo giovane artista siniscolese racconta il Mondo. Anche il suo, quello più intimo. È infatti possibile rintracciare momenti di vita dell'autore: «paternità e maternità hanno avuto la loro influenza», afferma indicando il trittico parte di “Una passeggiata nel quartiere” dove, fra i vari soggetti, una mamma spinge amorevolmente il passeggino. Anche l'essenza femminile è sovente rappresentata.
Nell'ambito degli affetti immortalati, la barberia del padre Franco tra specchi e sguardi acuti e “Amico Salvo”, tributo all'artista Deiana raffigurato nella sua classica posa riflessiva in compagnia della fedele e inseparabile chitarra. Protagonisti dell'esposizione anche gli immancabili pupazzetti di “Digrassia”; realizzati in gommapiuma e dall'aspetto particolarmente vigile, osservano le opere come fossero loro i veri custodi.
Un sentiero suggestivo e profondo quello creato da Emanuele Fenu, che ha fatto sue arte pittorica e sociale dando origine a una forma di poesia figlia dei colori.

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