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Vittorio Sella (Siniscola) e Giovanni Chessa (Torpè) protagonisti al Premio Ozieri

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Si è svolta sabato pomeriggio la cerimonia finale del 57mo concorso di letteratura sarda “Premio Ozieri”. Tra i protagonisti di questa edizione anche due rappresentanti del mondo poetico e letterario dell'alta Baronia.

Vittorio Sella, giornalista, storico, poeta e autore nato a Bitti (ma da tempo residente a Siniscola) si è aggiudicato il quarto premio (ex aequo con Domenico Battaglia, Gianluca Becca, Gonario Carta Brocca, Giuseppe Delogu, Cinzia Novati e Anna Maria Serra) della sezione “Poesia sarda inedita” intitolata ad Antonio Sanna.

Con la sua “In sos guruttos de sa mente”, Sella osserva «zente a fughitura» dalle «domos de oriente» distrutte «dae sas minas chi falant dae chelu». Ma anche «muraglias» e «jaccas de ilu ispinosu». Versi che narrano la sofferenza dei popoli schiacciati dalla guerra e animati dalla necessità di costruire una nuova vita altrove seguendo un'«andala» che «avantzat dudosa in s'iscuriore de su tempus beniente».

Giovanni Chessa di Torpè, recentemente vincitore del “Prèmiu Posada” nella sezione senza rima, ha invece conquistato il riconoscimento speciale “Pen club” nella sezione “Prosa” dedicata ad Angelo Dettori. “Ispispinzos” è il titolo di un breve racconto incentrato sulla bellezza della lingua sarda nella sua complessità fonetica e diatopica. Protagonista «unu pitzinnu chi est amantiosu de su tenore» e che, da Chessa, ha ricevuto «un’imprenta de Lobina ghindada in torpinu po incumintzare a lu fàghere atinare a sas àteras faeddas e lis dare importu de Limba».

 

 

 

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