C'è ancora tempo (entro il 31 maggio) per ammirare la “Mustra de travallos de terra” allestita nella scuola media di via Silvio Pellico e organizzata in ricordo di tziu Innassiu Casu, il torniante che 13 anni fa prestava la sua maestria creativa ai ragazzi per realizzare i propri manufatti di ceramica facendo iniziare questa esperienza. L'esposizione è solo il tratto finale di un più ampio lavoro che nasce da un'idea del Professore Asproni e da allora si ripete ogni anno. Tra i diversi scopi delle attività di laboratorio (conoscenza delle tecniche di composizione, cottura e decorazione) c'è anche quello di coinvolgere i ragazzi portatori di disabilità. «Los achimos travallare paris cun sos àteros de sa matessi classe» ha sottolineato il prof. Gianfranco Meloni, entusiasta del materiale esposto nell'aula magna. «Dae una cosa minoredda amus fatu una cosa semper prus manna», ha proseguito. Meloni ha coordinato il tutto coadiuvato da Mario Casu (il figlio di tziu Innassiu) al tornio e dall'esperienza decoratrice di Elena Catgiu. Da dove partono le idee? I ragazzi durante le ore di educazione artistica, sotto la supervisione della prof.ssa Marisa Sistu, disegnano una forma tridimensionale. Poi, a gruppi di cinque, realizzano il manufatto in laboratorio pronto per le successive fasi: asciugamento, cottura a 950 gradi, pittura e decorazione, cristallina e nuova cottura. Vasi, portalampade, caraffe, ma anche le antiche padelle, i “tianos” e altri oggetti in ognuno dei quali spicca la personalità e l'estro dei ragazzi.